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Cronaca Castello

L'Ater non rinnova il contratto, poi c'è il salasso: "Tutto in una volta"

Una famiglia di Castello per quattro anni ha atteso comunicazioni per rinnovare il proprio affitto. Poi la lettera di mora per 12mila euro

Il tema della casa è sempre stato un argomento rovente in laguna. L'altro giorno un Consiglio comunale straordinario ha discusso sul tema. Sulle occupazioni illegali o meno, sulla necessità di garantire acqua corrente a chi entra in abitazioni vuote da anni. Nel dibattito si aggiungono anche situazioni di difficoltà che coinvolgono chi si rivolge alle associazioni a difesa dei consumatori. "Ci sono sempre più famiglie alle prese con problemi riguardanti la casa - dichiara in una nota Adico - Sfratti, lettere di messe in mora, contratti scaduti e non più rinnovati senza spiegazioni, canoni arretrati che si accumulano con il rischio di dover essere saldati in un colpo solo".

Una delle storie che hanno interessato lo sportello di Adico arriva dal sestiere di Castello a Venezia. Una famiglia quattro anni fa si è ritrovata con un contratto di locazione scaduto e mai rinnovato. "Senza più comunicazioni da parte dell'Ater", spiega l'associazione mestrina. Gli inquilini sono rimasti dentro, per l'impossibilità di andare da qualche altra parte. Sollecitando, secondo quanto raccontato ad Adico, il rinnovo del contratto. Alla fine sarebbe arrivata una lettera di messa in mora nella quale si intimava il pagamento di dodicimila euro in una sola tranche per tutti i canoni scaduti.

"L'Adico in controversie di questo tipo promuove il raggiungimento di un accordo bonario tra le parti con la richiesta, in un'ottica appunto di mediazione, di rateizzare l'importo per venire incontro agli inquilini - spiega l'associazione - Del resto, formalmente, Ater non avrebbe avuto nemmeno titolo per chiedere il pagamento degli arretrati proprio perché non era stato stipulato alcun contratto. Chiediamo di mettere queste persone nelle condizioni di poter pagare con un piano di rateizzazione, e togliendo gli interessi. Visto che avendo un alloggio popolare non possono pagare certo quella cifra in una volta sola".

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