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Cronaca

Case occupate, irruzione nella sede Veritas: "Allacciateci l'acqua"

Una cinquantina di attivisti dell'Assemblea Sociale della Casa lunedì si sono presentati in via Dante. Avranno l'acqua tra qualche giorno

Una cinquantina di attivisti dell'Assemblea Sociale della Casa lunedì mattina sono entrati verso le 10.30 nella sede Veritas di via Dante a Mestre chiedendo "acqua per tutti". Con loro anche bambini e passeggini. Perché l'emergenza di cui i manifestanti si facevano portavoce è quella delle decine di persone che negli ultimi mesi hanno occupato alloggi Ater (36 in centro storico, una decina a Marghera). Loro la bolletta la vogliono pagare. Ma è l'allacciamento che manca.

"In virtù di un protocollo stipulato col Comune secondo cui Veritas può fornire l'acqua solo a chi esibisce un regolare contratto d'affitto. Ma lo statuto del Comune dice che l'acqua deve essere per tutti", dichiara Tommaso Cacciari, uno dei leader della protesta. Così, i manifestanti sono entrati nella sede Veritas e l'hanno "occupata". Alcuni di loro si sono presentati in accapatoio, spiegando che se i bagni non li lasciano usare nelle proprie abitazioni allora avrebbero usato quelli della sede Veritas.

E' seguito un colloquio con il dirigente Veritas Maurizio Calligaro, al termine del quale è stato deciso che nei prossimi giorni verrà garantito l'allacciamento dell'acqua a quanti invieranno il proprio certificato di residenza negli alloggi Ater occupati (documentazione già inviata via mail lunedì pomeriggio). "Ci siamo montati noi i contatori in alcuni casa - sottolinea Cacciari - noi vogliamo pagare le bollette e vogliamo essere in regola. La vicenda con l'Ater deve esulare dagli allacciamenti idrici". Martedì mattina alle 9.30 ci sarà un altro incontro degli attivisti dell'Assemblea Sociale della Casa con il presidente dell'Ater di Venezia Alberto Mazzonetto. 

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