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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Le novità sul fronte delle case di riposo veneziane: monitoraggio, ricoveri e decessi

L'Ulss 3 ha riepilogato i dati sulla diffusione del Covid-19 nelle strutture per anziani. Attenzione particolare a quella di Fiesso, con 22 positivi. Dal Ben ha commentato anche il dato sui neonati: «A fianco di chi soffre ci sono anche bambini che nascono, un messaggio di gioia e speranza»

Continua l'impegno sul fronte della case di riposo, considerate luoghi particolarmente sensibili per il rischio di diffusione del coronavirus. Gli interventi in quest'ambito sono stati riepilogati stamattina dal direttore dell'Ulss 3 Serenissima, Giuseppe Dal Ben. Nelle case di riposo che si trovano nell'area di competenza dell'Ulss 3 sono stati effettuati circa 1000 tamponi, con 24 ospiti risultati positivi. Finora si sono registrati 3 morti legati a coronavirus tra gli ospiti, due alla Adele Zara di Mira e uno alla Anni Azzurri di Quarto d'Altino. I casi più significativi sono alla Residenza della Salute di Fiesso, dove è stato individuato un "cluster" di 18 persone positive, con due ricoverati; e alla stessa Adele Zara, con 49 persone messe in isolamento preventivo perché entrate a contatto con malati. Tre degli ospiti della Ipab Casson di Chioggia sono ricoverati e 5 in isolamento, mentre due del Centro Nazaret di Zelarino sono ricoverati (qui risultano anche 13 operatori positivi al Covid e 5 in isolamento preventivo).

Fiesso sotto osservazione

Nella Ulss 3 ci sono 31 strutture dotate di 3.850 posti letto. Attualmente si contano 3.850 ospiti e 1.710 operatori, tra dipendenti e non. Per quanto riguarda gli ospiti si registrano in totale 77 persone in isolamento preventivo, 24 positive al Covid-19, 12 ricoverati e 3 decessi. Per quanto riguarda il personale delle strutture, si registrano ad oggi 38 persone in isolamento preventivo e 23 positive, ma nessun ricovero o decesso. «Nelle ultime ore - ha detto Dal Ben - stiamo attenzionando soprattutto la casa di riposo di Fiesso dove sono stati individuati 18 ospiti positivi, di cui 2 ricoverati, e 9 operatori in isolamento, di cui 4 positivi».

Piano di monitoraggio

È in funzione un piano apposito di controllo delle strutture per anziani che si avvale di un team di professionisti incaricati di valutare il rischio nelle varie strutture (dati di prevalenza dei positivi, dati sulla disponibilità dei dispositivi di protezione individuale, dati sulle competenze del personale, valutazione sul rispetto delle indicazioni ricevute). «L’Ulss 3 - spiega l'azienda sanitaria - ha attenzionato quasi fin da subito le case di riposo, già a partire dai primi giorni di marzo. Si è subito data la prescrizione che venissero ridotte le visite agli ospiti, si suggeriva di accogliere un nuovo utente dopo avergli effettuato il tampone, di prevedere l’organizzazione di una stanza per gestire possibili isolamenti, di rispettare le indicazioni operative dell’Istituto superiore di sanità sulla gestione dei rifiuti extraospedalieri». Nel frattempo è partito il "piano tamponi" che prevede l'impiego di 25 operatori appositamente formati, oltre alla distribuzione di 17.000 dispositivi di protezione individuale ogni settimana.

Usca (unità speciali di continuità assistenziali)

Le Usca sono unità speciali che vengono affiancate agli altri servizi territoriali, come i medici di medicina generale e i servizi di continuità assistenziale, per gestire i pazienti con sintomi Covid-19 o positivi a domicilio. Attualmente la Ulss 3 ne ha attivate 12: 2 nell’area di Venezia insulare, 4 nell’area di Venezia Terraferma, 2 nell’area di Dolo, 3 a Noale e 1 a Chioggia. Le Usca partiranno dalla prossima settimana e lavoreranno tutti i giorni dalle 8 alle 20 per garantire l’assistenza delle “persone Covid” che hanno una situazione clinica non grave, e quindi non necessitano di ricovero: un servizio in più che garantisce maggior sicurezza sia alla persona positiva che ai propri familiari.

Nuovo personale in servizio

Nel frattempo è entrato a far parte della squadra della Ulss 3 nuovo personale che rimarrà a lavorare in azienda sanitaria anche dopo l’emergenza: si tratta di 104 operatori tra medici, infermieri, specialisti tecnici.

I nati negli ospedali veneziani

«Accanto a chi sta soffrendo - ha concluso Dal Ben - ci sono anche vite che vengono alla luce portando gioia e speranza: dal primo gennaio ad oggi di quest’anno, infatti, sono nati 1070 bambini, quasi una quarantina in più rispetto al numero dei nati dello stesso periodo nel 2019». Quest’anno, dal primo gennaio al 3 aprile si contano 1.070 nuovi nati nella Ulss 3. Nello stesso periodo, lo scorso anno, se ne contavano 1.032. Nel dettaglio a Mestre ad oggi sono nati 505 bambini (453 nel 2019); a Venezia 96 (90 nel 2019); a Dolo 86 (nel 2019 143, ma va ricordato che l’Ospedale di Dolo è Centro Covid e pertanto è stato trasferito a Mirano il servizio Materno Infantile); a Mirano 235 (192 nel 2019); infine, a Chioggia 148 (154 nel 2019).

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