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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Case di riposo, Cgil: «Covid fuori controllo. Dentro a queste strutture ora serve l’esercito»

Bernini Fp regione: «Personale decimato dal contagio. La commissione d’inchiesta dirà se ci sono state responsabilità». Giordano: «Disperazione nei reparti ospedalieri». Sciopero il 9 dicembre

«La situzione nelle case di riposo è fuori controllo». A tornare sull'emergenza Covid nelle residenze per anziani in Veneto, e nel Veneziano, è la Funzione Pubblica Cgil, con Ivan Bernini e Daniele Giordano. «Si discute di shopping e sci e nelle strutture si continua a morire. Il grido di allarme, lanciato a luglio e rimasto inascoltato - tuona Bernini - perché arrivano notizie e richieste di aiuto da lavoratori, accompagnate da quelle dei direttori e presidenti delle strutture per anziani. Vasta è la diffusione della pandemia tra ospiti e lavoratori, nonostante dalle direzioni ci venga confermato che i tamponi, quelli veloci, non quelli molecolari, venissero svolti regolarmente. Arrivano richieste urgenti di reclutamento del personale anche da cooperative senza riscontri. I risultati della commissione d’inchiesta sulle Rsa avviata dalla Regione forse diranno se e dove ci sono state responsabilità. Oggi purtroppo crescono i morti. Dentro a queste strutture ormai serve mandarci l’esercito».

Il veneziano

La Funzione pubblica Cgil veneziana si concentra sui dati degli ultimi bollettini di Azienza Zero in provincia. «Contagi e ricoveri ospedalieri avanzano. Venezia ha il triste primato della provincia del Veneto, negli ultimi giorni, con maggior numero di casi e vittime. Nessun rallentamento purtroppo nei centri servizi anziani dove i casi sono in aumento. Ai contagi tra gli ospiti si sommano i numeri (oramai fuori controllo) delle positività tra gli operatori. I centri servizi ci comunicano che dei pochi infermieri messi a disposizione dall’Ulss (elenco con 30 nominativi) per le prestazioni aggiuntive, nessuno sta accettando perché le case di riposo chiedono copertura di turni, non qualche ora a spot - spiega il segretario Daniele Giordano - Abbiamo inviato una lettera al prefetto invitandolo a convocare un tavolo per verificare la copertura degli standard assistenziali. Ricordiamo che il decreto Cura Italia mette in capo alla Regione e alle Ulss la decisione di “requisire personale e strutture” del pubblico e del privato convenzionato per sostenere i presidi in emergenza».

Ospedali

La sigla sindacale provinciale parla di, «segnalazioni di situazioni al limite della disperazione nei reparti ospedalieri. I pochi lavoratori presenti si sono visti sospendere le ferie e sono stati messi a disposizione per l’emergenza. Il personale è decimato per i contagi e abbiamo calcolato una stima di circa 300 operatori contagiati (medici, infermieri, tecnici sanitari, operatori socio-sanitari, assistenti sociali, amministrativi), circa 80 in quarantena. Per quanto riguarda gli operatori sanitari (oss) e gli infermieri - continua la Funzione pubblica Cgil Venezia - finalmente stanno chiamando dalle graduatorie a tempo determinato. Purtroppo dalla chiamata all'entrata in servizio passano anche diversi giorni. Siamo in una situazione di estrema emergenza e il nostro sistema socio sanitario veneziano è ad un passo dal collasso. Mercoledì 9 dicembre ci sarà uno sciopero indetto da Cgil Cisl e Uil per chiedere misure straordinarie a favore della sanità pubblica a partire dalle assunzioni, da stanziamenti aggiuntivi di risorse, e soprattutto dalla garanzia di lavorare in sicurezza che oggi non è in larga parte rispettata». 

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