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Cronaca

Coronavirus, Zaia: «C'è un caso Venezia, ma la situazione è sotto controllo»

Il governatore nel corso del punto stampa di oggi ha confermato che il cluster in città c'è, ma è costantemente monitorato con il contact tracing

Il presidente della Regione Luca Zaia non lascia spazio ad allarmismi. In Veneto i contagi sono aumentati con un trend costante dalla fine di luglio e hanno raggiunto i numeri di marzo, con una differenza sostanziale: il numero di tamponi processati è passato da 2mila al giorno nel picco dell'epidemia ai 10-15mila effettuati oggi. Lo scenario attuale delineato dal governatore nel corso del punto stampa di oggi dalla sede della protezione civile di Marghera, quindi, è quello di una situazione sanitaria costantemente monitorata, ma non certo di emergenza. Zaia è intervenuto anche in merito al cluster veneziano, con centinaia di nuovi casi registrati ogni giorno: «C'è un caso Venezia, il cluster c'è - ha confermato - ho sentito il direttore Dal Ben anche questa mattina, non ci sono emergenze ma la situazione è costantemente monitorata e sotto controllo».

La situazione negli ospedali, ad oggi, è controllata (sono attualmente 29 i pazienti in terapia intensiva) e la durata della degenza dei pazienti diminuita, anche in virtù di un'età mediana dei contagiati scesa dai 60 anni dell'inverno scorso ai 40-45 di oggi. L'età di chi si contagia si è abbassata e gran parte delle persone che si positivizzano in Veneto sono racchiuse nella fascia 25-55 anni. «I nuovi casi - ha sottolineato Zaia - riguardano chi ha una vita sociale attiva ed entra in contatto con molte persone». Tra queste circostanze rientrano anche quelle legate alla vita scolastica: sono più di 700mila i ragazzi che sono tornati sui banchi di scuola nella nostra Regione e oltre 90mila gli operatori che lavorano negli istituti. È comunque vero che se sono state riscontrate 279 classi con almeno un caso di coronavirus, sono in tutto 300 gli studenti positivi, che rappresentano lo 0,04% del totale. Leggermente più alta, ma comunque limitata, la percentuale degli operatori contagiati: lo 0,25% del totale, configurato in 243 casi su oltre 90mila lavoratori.

Proiezioni di contagio

Novità sulle proiezioni del contagio si attendono per i primi giorni della prossima settimana. Il governatore ha comunque preannunciato che due sono le situazioni preventivabili per il futuro: un primo scenario vede la presenza costante del virus, con fasi più acute rispetto ad oggi negli ospedali, ma con un'alta percentuale di asintomatici; nel secondo caso è prevedibile una recrudescenza, con un percentuale di asintomatici più bassa e il rischio di tornare al passato, con una terapia intensiva ogni 3 ricoveri».

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