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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Giudecca / Fondamenta Zitelle, 43

Bufera sulla "mannaia" di Facebook: "Ha censurato un nudo di Helmut Newton"

Ad affermarlo gli organizzatori dell'esposizione sul grande fotografo sulla pagina della Casa dei Tre Oci. Da subito un diluvio di commenti interdetti per la scelta del social network

La mostra fotografica di Helmut Newton è già campione di click prima della sua effettiva apertura, e con ogni probabilità lo sarà ancora di più dopo che, secondo gli organizzatori, Facebook avrebbe censurato un suo nudo artistico con il suo filtro "anti volgarità". Una mannaia automatica che a volte cala anche dove invece c'è dell'arte di livello internazionale. "Vi informiamo che Facebook ha rimosso l'ultimo post relativo alla mostra di fotografia Helmut Newton contente un'immagine del grande fotografo con una delle sue splendide modelle nude", si scrive sulla pagina Facebook della Casa dei Tre Oci. Al termine del post la domanda: "Che ne pensate? #‎liberté‬ ‪#‎fotografia‬ ‪#‎treoci‬ ‪#‎nonudes‬ ‪#‎arte‬ ‪#‎libertà‬ ‪#‎nudoartistico‬". Naturalmente è stato subito un diluvio di commenti inviperiti per l'accaduto, all'insegna della libertà dell'arte e delle volgarità che invece quotidianamente compaiono sulle bacheche degli utenti del social network. 

I DETTAGLI SULLA MOSTRA

C'è chi ha subito lanciato l'idea di pubblicare come immagine profilo la foto incriminata, e chi ha chiesto di condividere la notizia a quanta più gente possibile. Fatto sta che l'incidente di percorso non può che alimentare l'attesa per una esposizione che si prevede dai grandi numeri: inaugurazione il 7 aprile e chiusura tre mesi più tardi. Oltre duecento le immagini del grande artista, selezionate da Matthias HArder e Denis Curti. Si tratta di un progetto nato nel 2011 per volontà di June Newton, vedova del fotografo. La rassegna raccoglie le immagini di White Women, Sleepless Nights e Big Nudes, i primi tre libri di Newton pubblicati alla fine degli anni ‘70, volumi oggi considerati leggendari e gli unici curati dallo stesso Newton.

Nel selezionare le fotografie, Newton mette in sequenza, l’uno accanto all’altro, gli scatti compiuti per committenza con quelli realizzati liberamente per se stesso, costruendo una narrazione in cui la ricerca dello stile, la scoperta del gesto elegante sottendono l’esistenza di una realtà ulteriore, di una vicenda che sta allo spettatore interpretare.

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