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Cronaca

Commesse ancora in sciopero, sabato spesa a rischio in provincia

Nuova manifestazione per il 19 dicembre, anche dal Veneto pullman per Milano. Si protesta contro salari bloccati e orari impossibili

Sindacati della distribuzione ancora sul piede di guerra. Anche perché dal 7 novembre, data dell'ultima mobilitazione sul tema, non è cambiato nulla. Monta la protesta di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil contro le aziende aderenti a Federdistribuzione e cooperative che, a due anni dalla scadenza, continuano a negare il rinnovo del contratto al personale: protesta che si traduce in uno sciopero dei dipendenti dei supermercati e un corteo per sabato 19 dicembre, data in cui la spesa potrebbe essere a rischio. D'altra parte la posta in gioco è alta: i lavoratori chiedono di rimuovere il blocco contrattuale e si battono contro il rischio di veder diminuiti tutele e diritti (scatti di anzianità, malattia, lavoro domenicale e notturno).

"Non ci sono stati segnali di apertura delle controparti. - spiega Filcams - Le proposte mirano esclusivamente a ridurre il costo del lavoro. Federdistribuzione ha intrapreso una trattativa per il contratto nazionale proponendo l’arretramento di alcuni importanti istituti (permessi retribuiti, scatti d’anzianità, sospensione dell’incidenza di XIII^ e XIV^ mensilità sul trattamento di fine rapporto), motivato dalla necessità di recuperare la produttività. E respingendo riferimenti a soluzioni sul salario, omogenee a quelle raggiunte nel contratto del commercio siglato con Confcommercio a marzo 2015".

Al centro del dibattito resta anche la scelta legislativa che ha portato alla liberalizzazione delle aperture 365 giorni l’anno. Secondo i sindacati si tratta di scelte che peggiorano le condizioni di lavoro e di vita delle persone. "In questa scenario - attacca Filcams - le aziende chiedono o impongono ai lavoratori arretramenti con revisioni della contrattazione e disdette dei contratti integrativi aziendali per agire sul recupero dei costi. Si cerca di ridurre il riconoscimento economico per le prestazioni domenicali". Da Mestre e dal resto del Veneto i manifestanti hanno già riempito 20 pullman diretti a Milano, dove si svolgerà la grande manifestazione "Fuori tutti".

Intanto le grandi catene di supermercati e i centri commerciali della provincia di Venezia hanno confermato i giorni di chiusura durante le feste natalizie. A Natale, Santo Stefano e Capodanno saracinesche abbassate per Auchan di Mestre, Coop Campo Grande, centro Le Barche, Panorama e Nave de Vero a Marghera, Valecenter di Marcon. Chiuso anche il Centro Piave di San Donà.

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