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Giovedì, 25 Aprile 2024
La polemica

Confesercenti: «Multa per edicola che espone giochi a terra e non per chi cerca "battitori"»

Zamprotta: «Non si tratta di un episodio isolato, purtroppo gli accaparratori di clienti sono una pratica diffusa in città e sotto gli occhi di tutti»

Spiega Confesercenti: nelle ultime settimane, le diffide recapitate ad un giovane restauratore di mobili e ad uno dei pochi edicolanti rimasti a Venezia, hanno sollevato molte perplessità tra i cittadini. A tal proposito, Angelo Zamprotta, coordinatore per i pubblici esercizi del centro storico, ha segnalato come, «proprio a poche decine di metri dall’edicolante sanzionato sia esposto, in bella vista, un cartello con la scritta "cercasi battitore"».

Si tratta di una figura professionale da tempo messa al bando dal "Regolamento di polizia e sicurezza urbana" che nello specifico fa divieto «ai titolari e a tutto il personale addetto, comunque denominato, dei caffè, dei ristoranti, degli alberghi e di ogni altra attività ricettiva, degli esercizi commerciali e di ogni altra struttura produttiva, invitare, con qualunque forma e mezzo, le persone che transitano davanti alle predette attività ad entrarvi».

Secondo Zamprotta, «non si tratta di un episodio isolato, purtroppo gli accaparratori di clienti sono una pratica diffusa in città e sotto gli occhi di tutti. Quando non si interviene di fronte ad un fenomeno che sta prendendo sempre più piede e vengono invece sanzionate o diffidate alcune realtà cittadine che rischiano di scomparire - continua - le perplessità dei cittadini sono più che legittime. La domanda nasce infatti spontanea: perché si sanziona l’edicolante per i giochi dei bambini esposti per terra e non il commerciante che espone un cartello simile o peggio ancora fa lavorare il personale come accaparratore?».

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