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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Cgia: "Sono in arrivo migliaia di lettere dell'Agenzia delle entrate nel Veneziano"

Si tratta di missive in cui si indicano anomalie nelle dichiarazioni dei redditi 2013. Se si è nel torto conviene pagare subito: altrimenti si rischiano sanzioni ben più pesanti

Pioggia di lettere dell'Agenzia delle entrate in arrivo nel Veneziano, almeno secondo una nota della Cgia di Mestre, che parla di indiscrezioni secondo cui sarebbero circa 3mila le missive che verranno recapitati a contribuenti residenti in territorio lagunare. Si tratterebbe di comunicazioni che dovrebbero segnalare ai destinatari presunte anomalie relative alla dichiarazione dei redditi 2013 (anno di imposta 2012) da “sanare” per evitare i controlli del fisco.
 
"Gli invii - ricorda la Cgia - avverranno in tre tempi. Il primo blocco è in partenza in questi giorni e il secondo è previsto dopo la pausa estiva. L’operazione, che punta a migliorare il ravvedimento spontaneo, si completerà a ottobre o novembre con l’ultima tranche di lettere". "In queste comunicazioni – dichiara il coordinatore dell’Ufficio studi, Paolo Zabeo – l’agenzia spiegherà che dall’incrocio dei dati in possesso dall’anagrafe tributaria sono risultate delle somme che non sono state correttamente indicate nella dichiarazione dei redditi 2013. Le lettere arriveranno ai cittadini per posta ordinaria o, solo per i titolari di partita Iva, agli indirizzi di posta elettronica certificata. Una modalità, quest’ultima, che impone ai piccoli imprenditori una accortezza spesso trascurata. Ovvero, quella di consultare quotidianamente la propria Pec. Una buona abitudine che, purtroppo, molti artigiani continuano ad ignorare”.
 
Chi riceverà la comunicazione avrà due possibilità: se ritiene che la sua posizione sia corretta, ritendendo che l’irregolarità non sussista, dovrà mettersi in contatto con gli uffici dell’Agenzia delle Entrate in modo da evitare che l’anomalia si trasformi in un vero e proprio accertamento. “Se, invece, il contribuente riconosce che il fisco ha ragione – segnala il segretario della Cgia, Renato Mason –  potrà regolarizzare la sua posizione. In questo caso le sanzioni saranno dovute in misura ridotta, a condizione che presenti una dichiarazione integrativa che corregga gli errori. Ciò comporterà il versamento delle maggiori imposte, delle sanzioni in misura ridotta e degli interessi”.

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