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Cronaca

In vendita a Venezia la chiesa dell’Abbazia della Misericordia

Sconsacrata e diventata proprietà privata, è sede di eventi e fu set di film celebri e esposizioni "contestate". Ospiterà il padiglione Olanda alla Biennale Arte 2022

In vendita la storica chiesetta dell’Abbazia della Misericordia, in passato set cinematografico e di sessioni della Biennale. Situata a Cannaregio, alle spalle del più vasto complesso della Scuola Grande e affacciata sul campo omonimo, tra gli anni '70 e '80 ha fatto da sfondo a film come "Moonraker - Operazione spazio", della serie di James Bond 007, e "Nosferatu a Venezia". Più recentemente l’edificio ha ospitato esposizioni artistiche e durante la Biennale Arte 2022 sarà sede del Padiglione nazionale dell'Olanda.

Della chiesa dell'Abbazia della Misericordia si parlò molto nel 2015, quando il padiglione nazionale dell’Islanda ospitò una performance dell’artista svizzero Christoph Büchel dal titolo "La Moschea: la prima moschea nel centro storico di Venezia", costituita da un vero luogo di culto per fedeli musulmani con tanto di mihrāb rivolto alla Mecca. Nel 2017 invece ha ospitato la mostra "Do Ut Des" del popolare artista-pugile Omar Hassan. 

Fondata nel X secolo, è una della più antiche chiese di Venezia. Diventata proprietà privata, oggi è in vendita da Lionard SpA, azienda del settore immobiliare "luxury". Una volta ceduta, dovrebbe continuare a mantenere la funzione attuale, e quindi quella di ospitare eventi di varia natura.

L'interno della chiesa, sconsacrata, è costituito da un'unica navata, con tetto a capanna e si estende per 350 metri quadrati. La facciata esterna in pietra è strutturata attorno ad un ordine gigante centrale dominato da un timpano centinato e circondato da due ali trabeate. La sommità del frontone è coronata dalla statua della Vergine, mentre gli spigoli delle ali da acroteri a pigna. Sugli alti basamenti sporgenti dell'ordine gigante vi sono due statue allegoriche (la Carità e la Fortezza); sopra il portale, davanti al rosone, il busto di Gasparo Moro accompagnato da un cartiglio e putti dolenti seduti su libri. Tutte le sculture sono opera di Clemente Molli, a cui si deve probabilmente anche il progetto della facciata. Il campanile è in stile veneto-bizantino.

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