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Cronaca

Chiesa sconsacrata o no? Per la Moschea si avvicina il giorno clou

I curatori del padiglione hanno preparato la documentazione per il Comune: "Convinti di essere nel giusto". Annunciata una seconda denuncia

"Loro sono convinti di essere nel giusto, hanno preparato tutta la documentazione. Poi si vedrà". Del resto chiunque nel momento in cui deve esibire delle carte burocratiche non può essere certo al cento per cento di essere completamente al sicuro da errori o problemi. Fatto sta che mercoledì scade l'ultimatum del Comune agli organizzatori del padiglione islandese della Biennale, struttura che tanto ha fatto discutere nei giorni scorsi. Si tratta della famosa "Moschea", allestita all'interno della chiesa di Santa Maria della Misericordia a Cannaregio. Uno spazio "sconsacrato", secondo artista e curatori.

E proprio su questo Ca' Farsetti intende vederci chiaro, pretendendo che entro il 20 maggio venga presentata tutta la documentazione che attesta che quello non è ancora un luogo di culto. Se così fosse, naturalmente, all'interno non potrebbe esserci un'installazione artistica del genere. Il fatto che dentro al posto dei cristiani ci fossero centinaia di musulmani, anche venerdì scorso in occasione della preghiera collettiva, ha causato un vespaio di polemiche tra favorevoli e contrari. La comunità musulmana locale qualche giorno fa ha invitato i fedeli a non pregare all'interno per non incancrenire ancora di più il dibattito.

"Per ora non ci sono novità - dichiara il direttore generale del Comune Marco Agostini - ma la scadenza è per il 20 maggio. Quindi stiamo a vedere che carte verranno presentate mercoledì". Si tratterebbe di un corpus piuttosto voluminoso di documenti, che i curatori sono convinti possa dimostrare "l'effettiva riduzione a uso profano dell'edificio già adibito al culto". Dopodiché naturalmente voce in capitolo ce l'ha anche il Patriarcato, che a più riprese non ha nascosto la propria irritazione per un'iniziativa che non ha visto alcuna richiesta di autorizzazione rivolta alla Curia.

Intanto Alessandro Tamborini, docente di Scienze religiose, ha annunciato una seconda denuncia alla magistratura contro la Moschea: "Depositerò una nuova dettagliata denuncia per le violazioni costituzionali e le intimidazioni subite (musulmani sotto casa e minacce), denuncia che sarà estesa anche al governo islandese - afferma - nonché al ministro della Cultura, all'autore dell'installazione e alla proprietà della chiesa responsabili degli eventi accorsi". Si tratterebbe di una seconda iniziativa di questo genere per l'accademico, che sottolinea come "sarebbe la prima volta che un padiglione chiude per la denuncia di un visitatore".

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