Chiude il Prix di Dorsoduro, ultimo giorno di attività
La causa sarebbe il mancato rinnovo del contratto di locazione. I consiglieri di municipalità: «Perdiamo un importante servizio di prossimità». Appello alla proprietà
Chiude il supermercato Prix di Dorsoduro, a Venezia. Nei giorni scorsi sono stati affissi all'ingresso gli avvisi dell'imminente cessazione dell'attività, che indicano il 28 febbraio 2023 come ultimo giorno di apertura. Un brutto colpo per i residenti della zona, per i quali il negozio era un punto di riferimento per l'acquisto di alimentari e non solo. Il Prix, che si trova in fondamenta dei Cereri, era frequentato dalle famiglie del posto ma anche da molti studenti universitari, che ne apprezzavano i prezzi competitivi, la comodità e anche l'aspetto "umano".
Sul tema si sono mossi i consiglieri di municipalità Lorenzo Pacagnella, Roberto Azzalin e Paola Ganz, che hanno fatto un appello alla proprietà del locale chiedendo di trovare una soluzione. In una lettera aperta scrivono: «La chiusura del supermercato, annunciata nei giorni scorsi dalla direzione della catena discount vicentina, a causa del mancato rinnovo del contratto di locazione, ha messo in allarme la clientela che da anni usufruisce di un importante servizio che nel tempo è divenuto veramente di prossimità: è l'unico punto di distribuzione, alimentare e non, a cui afferisce buona parte della popolazione di quella zona di Venezia, famiglie, anziani e molti studenti». L'alternativa, infatti, sarà quella di raggiungere negozi più lontani (Zattere, piazzale Roma, campo Santa Margherita), «con aggravio di tempo e fatica».
I residenti sottolineano anche «il rapporto che nel tempo si è instaurato con lo staff del supermercato, grazie alla gentilezza, alla simpatia e alla disponibilità degli operatori». Dunque, i consiglieri fanno appello alla proprietà «per rivedere questa decisione e aprire un confronto con la direzione Prix, al fine di addivenire ad un giusto accordo che contempli le rispettive richieste nella sola prospettiva del bene comune a favore di tanti cittadini». O, in alternativa, «che cerchi un ulteriore soggetto operante nel settore della distribuzione alimentare» per sostituire quello in chiusura.