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Cronaca Marghera

Barista trovato con fucile e pistola illegali, la questura chiude il locale per 30 giorni

Polizia al bar Centrale di Marghera sabato mattina. Giovedì sera i carabinieri erano giunti per sedare una rissa, titolare in arresto. Secondo provvedimento di sospensione in pochi giorni

Un altro locale provvisoriamente chiuso. Nella mattinata di sabato gli uomini della questura di Venezia hanno notificato ai titolari del bar Centrale di Marghera, in via Rizzardi, il decreto con cui è disposta la sospensione dell’attività del pubblico esercizio per 30 giorni. Il questore Gagliardi ha optato per il provvedimento dopo gli avvenimenti di giovedì, quando uno dei gestori del bar è stato arrestato dai carabinieri per porto abusivo di armi e munizionamento, ricettazione, minaccia aggravata e percosse.

I militari erano intervenuti dopo che l'uomo aveva minacciato con un fucile un avventore, colpendolo poi con un pugno. "Il fatto - fa sapere la questura - è avvenuto nello stesso bar in cui più volte si è reso necessario l’intervento delle forze di polizia, che hanno riscontrato la costante presenza di persone con precedenti penali e di polizia". L’esercizio era già stato oggetto di analogo provvedimento in maggio, in quell'occasione con sospensione per 8 giorni.

"Anche questa volta - rileva il questore - è stato riscontrato un grave pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica e un notevole allarme sociale, vedendo coinvolta la figura del titolare del locale, che dovrebbe infondere affidabilità nella collettività, protagonista di fatti e comportamenti che ne hanno determinato l’arresto". Venerdì una notifica analoga (ma valida per 15 giorni) era giunta invece al Good Side di via Rossarol, sempre a Marghera.

Sulla questione interviene Gianfranco Bettin, presidente della municipalità di Marghera: "La chiusura era inevitabile - commenta - così come altre disposte nei giorni e nelle settimane scorse. Occorre responsabilizzare i gestori di esercizi pubblici che troppo spesso vanno fuori controllo. Bisogna, però, anche tutelare la grande maggioranza di esercenti e commercianti che svolgono con attenzione e professionalità il loro mestiere, a volte esasperati da personaggi violenti e ingestibili. A Marghera, in particolare, serve rafforzare i presidi delle forze dell’ordine e della stesa polizia municipale che da troppo tempo è sotto organico. Occorre anche aumentare controlli e interventi su alloggi che sono diventati centri di spaccio, degrado e violenza - che la Municipalità ha da tempo segnalato con precisione - e i cosiddetti “buchi neri” urbani, che diventano in realtà covi di sbandati e malavitosi, tra i quali, da molto tempo, abbiamo segnalato in particolare, l’ex fabbrica di lampadari in via della Rinascita, l’ex Cral Montedison in via fratelli Bandiera, l’ex scuola Monteverdi tra via Ulloa e piazzale Giovannacci".

Per riqualificare proprio quest’ultima zona, la stessa del bar Centrale, teatro di rapine, scippi, furti, spaccio e aggressioni, - annuncia Bettin - si terrà un flash-mob giovedì 31 agosto alle 18.30: promosso da “Buongiorno Marghera”, associazioni del territorio e dalla stessa Municipalità, l'evento ha l’obiettivo di spingere per la trasformazione dell’ex Monteverdi in distretto socio-sanitario.

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