Dipendenti Aspiag, «via da Eurospar a fine anno». Cobas: «È protesta a oltranza»
Il sindacato annuncia uno spostamento del magazzino Stef da Noventa di Piave a Monselice (Pd). «Equivale a un licenziamento generale di 80 lavoratori. Si assumano una responsabilità per queste persone»
È sciopero dei dipendenti della società cooperativa Utopia che lavorano al magazzino Stef che gestisce la merce di Aspiag nel negozio con insegna Eurospar in via Calnova a Noventa di Piave. Sono 80 lavoratori che, secondo quanto riferito dal sindacato Adl Cobas, hanno ricevuto la comunicazione che a partire dalla fine di quest'anno il magazzino verrà chiuso e spostato a Monselice. «Questo equivale ad un licenziamento collettivo - scrive la sigla - di cui vorremmo che Aspiag e Stef si assumessero la responsabilità trovando soluzioni credibili per garantire l'occupazione alle persone attualmente impiegate. Molte di loro sono dipendenti del magazzino da più di 10 anni, e avrebbero molte difficoltà a trovare delle alternative». L'astensione è iniziata mercoledì 21 ottobre e venerdì 23 hanno deciso di aderire allo sciopero nazionale della logistica. «Saremo davanti ai cancelli del magazzino a partire dalle 11».
Il magazzino di Noventa di proprietà di Stef Italia ha come cliente da molti anni Aspiag: una società di logistica per i supermercati Despar, Interspar ed Eurospar, spiega la sigla Cobas. «Da circa un anno circola la voce dell'imminente spostamento della merce di Aspiag in un magazzino di Monselice.?Questa settimana ai lavoratori è stato comunicato che Aspiag se ne andrà alla fine di quest'anno. Questo significa mandarli via, perché è impensabile che lavoratori e lavoratrici che vivono a Noventa di Piave possano andare ogni giorno a lavorare a cento chilometri di distanza. Chiediamo che Stef Italia chiarisca quale sarà il futuro del magazzino, se verrà chiuso o se è previsto il subentro di un nuovo cliente, e in caso garantisca la continuità occupazionale ai lavoratori.? Aspiag non è un'azienda in crisi - scrive Cobas - sappiamo che durante la pandemia si è arricchita». La società sembra aver deciso di chiudere ogni canale comunicativo con Cobas. «Pretendono di poter scegliere con quale sindacato parlare. Abbiamo chiesto di poter avere un incontro senza avere risposta, e fino a che non vedremo rispettati i nostri diritti e la nostra dignità continueremo a scioperare.? Non è possibile che un'azienda come Aspiag butti in mezzo alla strada 80 lavoratori».