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Cronaca

Cinquant'anni di legge speciale: un coordinamento riparte dal 16 aprile per ripensare la città

Sono nati attraverso volantini anonimi con cui hanno tappezzato Venezia. "C16A" mercoledì è uscito allo scoperto presentando le componenti e aprendo alla partecipazione su temi quali la casa, i servizi, l'ambiente. Coalizione politica? «Ora è presto»

Agli inizi di febbraio, e per due settimane, si sono fatti conoscere usando solo una sigla: "C16A". Con questa hanno firmato i volantini con cui hanno tappezzato imbarcaderi Actv, mura dei palazzi e aree dei cantieri in tutta Venezia, lanciando messaggi sui temi "caldi" quali la residenzialità, i servizi pubblici e la venezianità del sindaco. Era la prima fase. Nella seconda, chi stava dietro a "C16A", ha fatto un passo avanti e si è presentato: si tratta del "Coordinamento del 16 Aprile", nato con lo spirito di richiamare la ricorrenza dei 50 anni dalla nascita della Legge speciale per Venezia. «Tante le forze e le istituzioni che hanno collaborato alla difesa e alla salvaguardia della città e la sua laguna - ha esordito Emanuela Vassallo di Italia Nostra, una delle componenti del Coordinamento -. Questa iniziativa è trasversale, apolitica e apartitica. Partecipano associazioni, comitati, cittadini, e speriamo che altri aderiscano».

Cinquant'anni di Legge speciale

Il Coordinamento "C16A" è nato attorno a una data, quella del 16 aprile, che quest'anno ha deciso di dedicare alla celebrazione del 50esimo della Legge speciale. «Nell'occasione ci sarà un convegno - ha detto Vassallo - con esperti a dare informazioni e a esporre i punti fondamentali della legge nel suo percorso e nella sua applicazione, per fornire gli strumenti per una progettualità per il futuro attraverso il rifinanziamento della legge stessa. La giornata proseguirà con una manifestazione pubblica e a seguire altri incontri su temi specifici come la salvaguardia dell'equilibrio della laguna e la vitalità socio economica della città». Il luogo di ritrovo è il campo Sant'Angelo e il convegno è aperto a tutti. Ma non certo per rispondere alla domanda se il rifinanziamento avverrà o meno. È l'idea che sottende alla legge ad aver dato gambe all'iniziaiva, mettendo assieme visioni che ritengono attualmente trascurati temi nevralgici per la sopravvivenza e lo sviluppo armonico dell'ambiente lagunare e i suoi abitanti.

Il lato "istituzionale"

«Noi siamo l'ala più movimentista, abbiamo affisso i volantini anche seguendo lo spirito carnevalesco del periodo - afferma Aline Cendon portavoce del Gruppo 25 Aprile - Dai manifestini al manifesto alla manifestazione. Lo spirito è lo stesso dell'iniziativa alla pescheria di Rialto e dell'ultima manifestazione che c'è stata a Mestre, una settimana fa. Il tema è come verranno spesi i soldi: vediamo - continua Cendon - che con il Pnrr ne hanno beneficiato solo la Biennale e il Bosco dello sport, per la città e la residenzialità non c'è nulla - prosegue - Tutti in campo Sant'Angelo il 16 aprile. Ci aspettiamo una buona risposta».

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"C16A" è anche istituzionale, se si pensa che a farne parte è l'attuale presidente della Municipalità di Venezia Murano Burano, Marco Borghi, direttore dell’Istituto veneziano per la storia della Resistenza e della società contemporanea (Iveser.) «La municipalità in questi anni è uno degli attori esclusi dalle scelte, dalla gestione, dalla programmazione - sostiene - 50 anni è il periodo giusto per fare una riflessione su cos'è stata la Legge speciale che, nei suoi momenti migliori, ha permesso interventi per la manutenzione delle case e per la residenzialità a Venezia».

Marghera

Il Coordinamento è fatto anche di terraferma: una delle anime è Simone Laggia del comitato "Marghera Oggi 2.0". «La nostra città ha elevati livelli di inquinamento ambientale. C'è un aumento delle navi, che adesso abbiamo più vicine a casa (Marghera) con il porto diffuso. E a proposito di turismo, l'aeroporto avrà una terza pista a incrementare viaggi e flussi di visitatori. Marghera invece, con i suoi 2 mila ettari ancora da bonificare, è rimasta lì, con i marginamenti da terminare e le linee dell'inceneritore, a poca distanza, pronte a bruciare fanghi da tutto il Veneto».

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La politica

Quanto il Coordinamento sia stato pensato come coalizione, in vista delle amministrative del 2025 (vedi volantino "Cercasi sindaco di Venezia"), è stato chiarito. «Una provocazione, perché è incredibile che un primo cittadino non viva nel Comune che amministra: vivere significa conoscere i problemi, i trasporti, le case vuote. Quindi l'intento è polemico. È prematuro parlare di grande coalizione ma questa è una chiamata a raccolta verso le persone che ci tengono al Comune. L'amministrazione - ha argomentato Cendon - da sette anni non dà ascolto alle altre forze, alle associazioni, alle municipalità. È sorda ai problemi. Per questo ringrazio la consigliera di maggioranza Deborah Onisto di essere presente». Oltre a lei presenti altri sei capigruppo, il consigliere Giuseppe Saccà del Partito Democratico, Gianfranco Bettin di Venezia Verde Progressista, Sara Visman del Movimento 5 Stelle, Marco Gasparinetti di Terra&Acqua.

San Giuliano

Anche il "polmone verde" di Mestre, la componente che rappresenta il collegamento fra terra e acqua, ha la sua rappresentanza con il comitato "Amici del Parco di San Giuliano" e la presidente Anna Forte. «Noi ci saremo, siamo entusiasti dell'iniziativa. È giusto che le associazioni che si occupano di salvaguardia facciano rete - sostiene - Il parco è laguna, ci occupiamo da 30 anni di tutela e in questo momento il parco è sotto attacco: l'amministrazione ha previsto il centro intermodale di trasporto e noi vogliamo tutelarlo in sede legale con un ricorso al Tar. Il Pums - conclude - che individua il terminal 4 a San Giuliano, stravolgendo il piano Di Mambro, invece di portare il traffico fuori dalla città lo fa entrare».

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