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Cronaca Marcon

Espulso per droga, torna clandestinamente in Italia con documenti falsi: trovato a Marcon

I carabinieri hanno arrestato un 28enne albanese martedì sera. È stato riconosciuto grazie alle impronte digitali, si è poi scoperto che a suo carico figurava un'altra condanna

Sorpreso a spasso al confine tra Marcon e Mogliano, ma in Italia non avrebbe potuto tornarci fino al 2025. È stato individuato e arrestato dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia della terraferma veneziana nel corso di operazioni di controllo in corso martedì sera: si tratta di P.P., 28enne di nazionalità albanese, clandestinamente rientrato nella Penisola pur essendone stato formalmente espulso a maggio 2015. La misura gli era stata assegnata in alternativa a quella della detenzione in carcere per reati di droga e violazione alla normativa in tema di immigrazione clandestina. L'obbligo di non fare rientro in Italia era valido per 10 anni.

Al momento del controllo l’uomo, nel tentativo di sottrarsi alla cattura, ha esibito ai militari un passaporto di nazionalità albanese con l’indicazione di generalità diverse da quelle al momento fornite. Gli uomini in divisa però non si sono lasciati ingannare e hanno approfondito il controllo ricorrendo all'analisi delle impronte digitali: così è emersa la vera identità del criminale, con conseguente arresto.

Nella mattinata seguente si è appurato inoltre che alla Procura della Repubblica di Treviso era ancora pendente sul suo conto una pena residua di 18 mesi per reati dello stesso genere: a quel punto l'autorità giudiziaria ha disposto l’esecuzione dell'ordine di carcerazione, oltre che il formale arresto in ottemperanza al provvedimento restrittivo. Le indagini dei carabinieri intanto proseguono per verificare l’autenticità del passaporto in possesso dell’arrestato.

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