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Cronaca

Iva sui rifiuti non dovuta, class action di Altroconsumo contro Veritas

L'iniziativa dell'associazione punta a recuperare due miliardi di euro. La Corte costituzionale nel 2009 aveva stabilito che il tributo d'igiene ambientale non poteva essere gravato da un'altra tassa

"Se in una situazione di crisi economica lo Stato comincia a calpestare la certezza del diritto non rispettando consapevolmente e per scelta le leggi a discapito degli interessi di coloro che – come i consumatori presi singolarmente – non possono essere in grado di farsi valere, significa che stiamo cominciando a scendere una china pericolosa". Così l'associazione Altroconsumo introduce la sua iniziativa di dare il via a otto class action e 67 diffide in tutta Italia per recuperare due miliardi di euro dall'Iva pagata dai cittadini sulla Tia, la Tariffa di Igiene Ambientale. Nel novero delle otto società cui verrà intrapresa la class action c'è anche Veritas.

Secondo una sentenza della Corte costituzionale del 2009 l'applicazione dell'Iva sulla tassa sulla spazzatura non era legittima. I soldi sarebbero dovuti tornare ai cittadini sottoforma di rimborsi. La Tia, infatti, è un tributo che, come tale, non può essere gravato da una tassa supplementare, cioé l'Iva.

Si parla di 300 milioni di euro raccolti ingiustamente in dieci anni nel Veneto. Con la class action si apre quindi una seconda strada per ottenere il rimborso, oltre al giudice di pace, che però si caratterizza per tempi lunghi. Altroconsumo punta quindi a "costringere" il governo ad accettare la sentenza della Corte costituzionale e di legiferare in tal senso.

"Se è vero che è giusto ed opportuno tenere sotto controllo i conti dello Stato è evidente che questo non può essere fatto prevaricando i diritti dei cittadini - afferma una nota dell'associazione - I consumatori hanno certamente diritto alla ripetizione dell’Iva versata sulla Tia. Tale diritto è azionabile dinanzi al giudice ordinario, ogniqualvolta il pagamento sia stato effettuato ad un soggetto privato, come le Spa a controllo municipale cui è prevalentemente affidata, specie nelle grandi città, in concessione, la gestione e la raccolta e smaltimento dei rifiuti. Il diritto alla ripetizione può essere esercitato anche attraverso una class action, che noi lanciamo nei confronti di otto municipalizzate".

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