Il suo comportamento sospetto deve avere suffragato gli indizi che già la squadra mobile di Venezia aveva nei confronti di una 24enne brasiliana che di lì a poco sarebbe dovuta atterrare all'aeroporto Marco Polo di Venezia. Nel bagaglio quattro bottiglie di liquori che in verità all'interno custodivano l'equivalente di oltre un chilogrammo di stupefacente, sufficiente per preparare almeno 8mila dosi per una valore di mercato di 320mila euro. Un bagaglio decisamente "bollente" per la giovane donna, che era decollata dal Brasile per poi fare scalo a Lisbona, da lì si è imbarcata alla volta del capoluogo lagunare, dove è scattato il controllo decisivo. Si tratta di un colpo importante inferto all'organizzazione di trafficanti cui si appoggiava la 24enne, residente nel Torinese. Con ogni probabilità si tratta dei classici "staffettisti", incensurati, che si fingono turisti per trasportare da una parte all'altra dell'oceano ingenti quantità di stupefacenti.

L’arresto è stato eseguito da personale della sezione antidroga della squadra mobile lagunare con la collaborazione degli agenti della polizia di frontiera dell’aeroporto “Marco Polo”. Di fronte agli uomini in divisa, la giovane ha dimostrato un certo nervosismo. Il motivo del suo comportamento è stato scoperto poco dopo, quando è stato aperto il bagaglio che aveva caricato in stiva. Per la ragazza sono quindi scattate le manette, per poi essere trasferita nel carcere femminile della Giudecca.