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Cronaca

Ubriachi alla guida, il Coisp: "Bisogna accelerare sul reato di omicidio stradale"

L'incidente di Fiesso in cui una mamma è stata travolta da un ubriaco alla guida riaccende il dibattito: il sidacato di polizia si rivolge al governo chiedendo di inasprire le pene

Troppi innocendti vengono falcidiati sulle strade senza che sia assicurata una pena proporzionata al crimine: è la denuncia del Coisp, sindacato indipendente di polizia, in riferimento agli ultimi episodi saliti alla ribalta della cronaca in materia di reati stradali. Il più recente, avvenuto a Fiesso, risale a una settimana fa: una donna di 58 anni in sella alla sua bicicletta è stata investita in pieno da un automobilista a cui è stato riscontrato un tasso alcolemico cinque volte superiore al limite consentito. Con il risultato che la donna si trova ancora ricoverata in Rianimazione in gravi condizioni.

“Mentre ancora si perde tempo a brigare rispetto ad una legge indispensabile che avrebbe dovuto esistere già da molto tempo - attacca Franco Maccari, segretario generale del Coisp - i pedoni continuano a venire falcidiati in mezzo alla strada e, troppo spesso, al volante ci sono soggetti pericolosi, in stato di alterazione, che meritano una risposta ben più severa di quella fin qui prevista. La legge sull’omicidio stradale non può più attendere, ed ogni chiacchiera che vada nel senso opposto è di un’irresponsabilità intollerabile. Basta cianciare sul non criminalizzare questo o quello, guidare ubriachi o drogati o in qualunque altra condizione o modo che metta gli altri in pericolo significa assumersi il rischio di commettere un omicidio, con piena consapevolezza".

"Le conseguenze sono letteralmente ridicole - continua Maccari - per chi distrugge vite di esseri umani. Ci sono famiglie devastate e milioni di cittadini a rischio di fronte a comportamenti che l’ordinamento dimostra di ritenere in pratica tollerabili dal momento che non li sanziona adeguatamente. E comunque l’atteggiamento generale che si registra non lascia affatto ben sperare: in Italia passiamo con allarmante facilità dal dire che c’è bisogno di prevedere l’omicidio stradale a depenalizzare la guida senza patente".

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