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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Affidato a Querini Stampalia il patrimonio artistico di Cassa di Risparmio di Venezia

Il 24 febbraio siglata la convenzione tra la fondazione e Intesa Sanpaolo per valorizzare la collezione nel territorio dov'è stata formata. La banca impegnata a finanziare il restauro

Intesa Sanpaolo affida alla Fondazione Querini Stampalia il patrimonio artistico di Cassa di Risparmio di Venezia. Presentato venerdì il progetto di esposizione al pubblico delle collezioni, dal prossimo anno.

Il 24 febbraio scorso Intesa Sanpaolo e Fondazione Querini Stampalia hanno sottoscritto la convenzione che stabilisce l’affidamento pluriennale alla fondazione veneziana del patrimonio artistico e culturale della Cassa di Risparmio di Venezia, che nel novembre 2014 è confluita in Intesa Sanpaolo. In continuità con gli indirizzi della Cassa di Risparmio di Venezia, Intesa Sanpaolo, in coerenza con le sue politiche culturali volte a garantire la tutela e la valorizzazione delle proprie collezioni nei territori dove sono state formate, per favorirne la fruizione da parte della comunità locale, direttamente o tramite altre autorevoli istituzioni, concede questo patrimonio, in comodato per vent’anni, rinnovabili, alla Fondazione Querini Stampalia.

In base alla convenzione Intesa Sanpaolo si impegna a sostenere gli oneri relativi al restauro, allo studio e al trasferimento delle collezioni, nonché all’allestimento degli spazi dedicati. La Fondazione Querini Stampalia ne assume la custodia, la curatela scientifica e la gestione in coordinamento con le proprie attività bibliotecarie, archivistiche e museali, garantendone la conservazione e la piena accessibilità agli studiosi e al grande pubblico.

Il progetto di allestimento degli oltre 200 metri quadrati che accoglieranno le collezioni è stato affidato allo studio dell’architetto Michele De Lucchi. Curatrice dell’esposizione è la professoressa Giovanna Nepi Scirè. Le opere, catalogate, restaurate e fotografate, troveranno posto al terzo piano di Palazzo Querini Stampalia secondo un excursus storico-temporale: dalle opere trecentesche alle sculture novecentesche di Arturo Martini. Una sala al primo piano, in comunicazione con gli ambienti storici della biblioteca, opportunamente allestita, vedrà esposti materiali librari rari e di pregio e la collezione numismatica. I beni librari saranno inseriti, con distinto inventario, nei cataloghi della biblioteca della fondazione e saranno consultabili anche in rete negli Opac del sistema bibliotecario nazionale.

La Cassa di Risparmio di Venezia, nata nel 1822, ha acquisito nel tempo un ricco e variegato patrimonio artistico a testimonianza in molti casi della volontà programmatica di salvaguardare dalla dispersione nuclei di opere legate al territorio veneziano e di ricomporre il tessuto connettivo del patrimonio artistico locale. L’esposizione aprirà le sue porte al pubblico nella primavera 2018.

Il presidente emerito di Intesa Sanpaolo, Giovanni Bazoli, così dichiara: “Intesa Sanpaolo si pone al servizio dei territori in cui opera, per favorirne lo sviluppo e l’innovazione, e al contempo per salvaguardarne il passato, valorizzando la storia, l’arte, le tradizioni che costituiscono l’irripetibile patrimonio identitario di ciascuna comunità. Rientra in questo obiettivo il progetto che presentiamo, con il quale affidiamo alla Fondazione Querini Stampalia le collezioni che abbiamo ricevuto in eredità dalla Cassa di Risparmio di Venezia. Le opere, a lungo rimaste inaccessibili, vengono per la prima volta esposte al pubblico e saranno interessate in futuro da ulteriori azioni di valorizzazione, volte a promuovere la conoscenza di questi tesori d’arte. La consolidata sinergia con la Fondazione ci consente di “restituire” alla comunità di appartenenza un patrimonio che è espressione della grande tradizione storica, artistica e libraria di Venezia”.

Il presidente della Querini Stampalia, Marino Cortese, esprime la propria soddisfazione per il conseguimento dell’accordo: “La Fondazione è un’istituzione profondamente innervata nel tessuto e nella cultura della città di Venezia, punto di riferimento costante della formazione della sua classe dirigente da quasi centocinquanta anni, luogo di studio e di accoglienza per i giovani, meta di visita da parte dei turisti di tutto il mondo. La collocazione nella propria sede, in spazi appositamente dedicati, del patrimonio culturale della Cassa di Risparmio di Venezia, altra venezianissima realtà di origine ottocentesca, si integra singolarmente con la tipologia delle collezioni già esistenti e arricchisce un polo fondamentale di arte e di storia veneta. Sarà nostro impegno che l’operazione si concluda al più presto e raggiunga gli obiettivi auspicati.”

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