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Vittima del dovere

La polizia commemora Antonio Lippiello, a 23 anni dalla morte

Il sovrintendente perse la vita nella notte tra il 6 e il 7 gennaio 2000, mentre era all'inseguimento di due noti trafficanti di stupefacenti

Nel ventitreesimo anniversario della sua scomparsa, la polizia di Stato ha ricordato oggi, giovedì 12 gennaio, con una cerimonia commemorativa, il sovrintendente Antonio Lippiello, "vittima del dovere", che morì nel corso di un’operazione contro alcuni trafficanti di droga, il 7 gennaio del 2000, a 37 anni di età.

Morto mentre inseguiva due trafficanti

L'agente, all’epoca capo pattuglia dell’equipaggio di una volante, nella notte tra il 6 ed il 7 gennaio del 2000, si mise all’inseguimento di un’automobile con a bordo due noti trafficanti di stupefacenti. Questi, eludendo l’alt intimato dai poliziotti, diedero inizio ad un inseguimento a folle velocità, provocando un violento incidente a seguito del quale Lippiello perse la vita, lasciando la giovane moglie e due figlie piccole.    

La questura di Venezia ha reso omaggio al sovrintendente con la celebrazione di una santa messa presso la parrocchia San Lorenzo Giustiniani a Mestre e, a seguire, con una breve cerimonia presso il cippo commemorativo situato nella rotatoria della Castellana, dove è stato deposto un omaggio floreale. Presente anche il questore Maurizio Masciopinto, che ha voluto rivolgere un pensiero ai familiari di Lippiello, ricordando l’impegno, la dedizione e l’alto senso del dovere profuso dal proprio caro, fino all’estremo sacrificio della vita.

Al termine della cerimonia, il cappellano della polizia, Piero Rizza, ha benedetto il cippo, alla presenza di numerosi colleghi e personale della polizia, di moglie, figlie e fratello del poliziotto tragicamente caduto in servizio.

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