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Cronaca

Borseggiatrici all'opera, a Rialto i commercianti chiedono le telecamere

Troppi episodi segnalati, una cinquantina di firme raccolte per fare pressione su Comune e prefettura. Obiettivo sicurezze in ruga San Giovanni, ruga del Ravano e campo Sant'Aponal

Furti continui ai danni dei turisti, ma anche tensioni che sfociano in rissa. Le protagoniste sono sempre le borseggiatrici che gravitano in centro storico a Venezia, in questo caso in zona Rialto. Tanto che l'ultimo episodio in ordine cronologico - come riporta Il Gazzettino - avrebbe convinto i commercianti dell'area a organizzare una raccolta di firme per chiedere l'installazione di telecamere che aiutino a contrastare il fenomeno.

Secondo le testimonianze, la settimana scorsa in campo Sant'Aponal sarebbe scaturita una violenta lite tra otto ragazzine: insulti, calci e spintoni davanti a tutti. Alcune sono finite contro le vetrine dei negozi, mentre i turisti che hanno provato a separarle sarebbero rimasti a loro volta coinvolti. Chi frequenta la zona ogni giorno racconta che le ladre si riuniscono tutte le mattine, più numerose rispetto a un tempo.

In seguito alla vicenda, quindi, i negozianti hanno preso l'iniziativa e si sono rivolti alle autorità: una cinquantina di sottoscrizioni per invitare la prefettura e il Comune di Venezia a installare un sistema di videosorveglianza dove manca. Gli occhi elettronici ci sono già sul ponte di Rialto e in Ruga degli Oresi, mentre ora i negozianti chiedono che sia coperta tutta l'area fino a campo Sant'Aponal, compresa la successiva calle de Mezo che conduce a campo San Polo, cioè in tutta la ruga e rugheta del Ravano, in rio terà San Silvestro, in calle de l'Ogio, in ruga vecchia San Giovanni. La petizione è stata inviata a Ca' Farsetti.

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