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Cronaca

Trent'anni a servizio della polizia: va in pensione Fabio Zocco, "colonna" della Mobile

Oggi a Palazzo Labia la cerimonia di saluto, nella quale sono state ripercorse alcune delle sue indagini più impegnative

Una vita dedicata alla polizia con passione e senso di sacrificio. Fabio Zocco, commissario capo della questura di Venezia, colonna portante della squadra mobile lagunare, dopo 30 anni di servizio va in pensione. Non è un addio qualunque: a testimoniarlo sono stati i moltissimi colleghi che giovedì mattina si sono riuniti a Palazzo Labia, in campo San Geremia, per salutare chi ha sempre vissuto in prima linea per garantire la sicurezza dei cittadini. Alla cerimonia erano presenti anche il questore, Maurizio Masciopinto, il direttore centrale anticrimine, Francesco Messina, e per il Comune di Venezia, l'assessore alla Sicurezza, Elisabetta Pesce.

È stata l'occasione, per Zocco, di ripercorrere alcune delle indagini che lo hanno impegnato di più nel corso della sua lunga carriera. Tra le tante quella sull'omicidio di Marco Biagi: «Siamo partiti per stare un mese a Bologna, poi siamo rimasti lì più di due anni - ha ricordato -. Un'indagine complessa, che ci ha permesso di arrestare gli assassini». Il commissario capo ha quindi ricordato l'epoca della Mala del Brenta, le rapine e gli assalti ai treni, l'evasione dal carcere di Felice Maniero e il successivo smantellamento della banda a cui faceva capo. E più recentemente l'operazione San Michele a Mestre, nel luglio del 2018, quando la squadra mobile arrestò 28 persone per spaccio di stupefacenti: «Uno dei giorni più belli della mia carriera, - ha ricordato Zocco - un'occasione in cui c'è stata una dimostrazione di forza dello Stato».

Dopo tanti anni in polizia, ora la pensione. «Come tutte le cose della vita ci sono dei periodi - ha concluso Zocco -. Questa è stata la mia professione, che ho sempre considerato più come una missione, infatti dico sempre che non ho mai lavorato in vita mia, ho fatto solo quello che mi piaceva».

«Il saluto allo stimato collega - ha detto il questore, Maurizio Masciopinto - vuole essere un’occasione per onorare anche tutti gli uomini e le donne della questura di Venezia che da poco sono stati collocati in quiescenza, e che si sono contraddistinti per quei valori di passione, dedizione e spirito di sacrificio che caratterizzano la Polizia di Stato. Dando lustro alla sua storia e carriera, diamo al contempo lustro a tutti i poliziotti che in questi anni stanno lasciando il servizio». Sentito il ringraziamento del prefetto Messina a Zocco: «Sei stato un esempio, ma la polizia di Stato non si lascia mai, di sicuro è un arrivederci».

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