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Cronaca

Artista, ribelle, diva per eccellenza: Patty Pravo, "ragazza del Piper", compie 70 anni

All'anagrafe veneziana è Nicoletta Strambelli. Indelebile nella musica e nella cultura popolare italiana, due mesi fa il suo concerto-evento alla Fenice per celebrare 50 anni di carriera

Nessuna come lei, eterna ragazza e diva. Settant'anni il 9 aprile per Nicoletta Strambelli, ovvero Patty Pravo. Che alla sua età continua a essere imprevedibile, sempre pronta a ricominciare, a innovare e a rinnovarsi. Proprio come cantava a Sanremo nel 1997: "La cambio io la vita che non ce la fa a cambiare me", uno dei suoi versi più celebri e ritornello del brano "...E dimmi che non vuoi morire", scritto per lei da Vasco Rossi e Gaetano Curreri. Arrivò ottava, ma la sala stampa le assegnò il premio della critica.

L'amore per Venezia

Quella frase le è rimasta addosso e non per niente è stata anche il titolo del suo tour più recente. Poco più di un mese fa, con la sua band e la Gaga Symphony Orchestra, ha portato il concerto-evento nella sua Venezia, al Teatro La Fenice, per celebrare oltre 50 anni di successi. Ancora oggi non smette di essere se stessa: libera, eccentrica, volitiva, provocante. In una parola, una diva, una delle poche della musica italiana. Ribelle fin dall'infanzia, adolescente in quei "favolosi" anni Sessanta che cambiarono il mondo, la società, le relazioni interpersonali, il rapporto con il sesso. Lei, assetata di esperienze, non si è lasciata sfuggire nulla. Ancora ragazzina prende la rincorsa e lascia le tranquille calli veneziane, i nonni che hanno fatto le veci dei genitori, per inseguire i suoi sogni. Fugge prima a Londra, ma è poi Roma ad accogliere le sue inquietudini, le sue trasgressioni, i suoi primi successi.

Il successo mondiale

Debutta in un celebre locale romano, e rimarrà sempre per tutti la ragazza del Piper, capigliatura biondo platino e stivaloni di vernice nera sopra il ginocchio, che cantava Ragazzo triste (il suo primo singolo, inciso nel 1966). Dal Piper al successo internazionale il passo è breve: con La Bambola (1968) fa il giro del mondo. Gli anni '70 sono quelli di Pazza Idea e Pensiero Stupendo. Quasi impossibile ripercorrere una vita vissuta intensamente, in costante sfida con se stessa e con il mondo. In oltre 50 anni di carriera ha venduto 110 milioni di dischi, vissuto ovunque, cantato in otto lingue, partecipato a nove festival di Sanremo, conquistato premi e riconoscimenti, sbancato in Cina, amato molti uomini, sposandone cinque. Ha attratto artisti e musicisti come Leo Ferré, Vinicius de Moraes, Lucio Fontana, Tano Festa e Mario Schifano, con Mick Jagger va a fare shopping in incognito e con Jimi Hendrix passa una notte romana su una Cinquecento avvolta in una nuvola di fumo, i momenti di intimità con Frank Sinatra e David Bowie, l'amicizia con Robert Plant. A 70 è un mito vivente, ma di se stessa continua a dire: "Sono la persona più normale che conosco". Da tutti noi, i migliori auguri.

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