rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

"Venezia parla turco", il Comune sta con i dissidenti di Istanbul

L'assessore Gianfranco Bettin ha presentato l'iniziativa a sostegno dei giovani che anche in questi giorni cercano di esprimere le loro opinioni

Siamo con i giovani di Istanbul e con coloro che, in tutta la Turchia, difendono la libertà di espressione e di informazione”: così l’assessore comunale di Venezia Gianfranco Bettin ha motivato la volontà dell’amministrazione lagunare di restare al fianco di quanti si stanno mobilitando, ancora in queste ore, nella metropoli anatolica, così legata storicamente, culturalmente, suggestivamente a Venezia: “incrocio tra Oriente e Occidente quanto Venezia, all’altro capo del Mediterraneo, lo è tra Occidente e Oriente”.

Oltre a promuovere specifiche iniziative di conoscenza, approfondimento e solidarietà, Bettin ha annunciato che, raccogliendo una proposta dell’Associazione Art. 21, Venezia difenderà la possibilità di espressione dei dissidenti turchi, libertà oggi gravemente violata da provvedimenti restrittivi che colpiscono stampa, radio e tv ma anche i nuovi media e i social network. In questo senso, partecipando a un dibattito (“Resistanbul, tutti in piedi!”), insieme alla docente di Ca’ Foscari Vera Costantini, specialista di storia e cultura turca, Bettin ha proposto di divulgare anche sulle piattaforme on line del Comune il materiale che giunge direttamente da Istanbul e che viene tradotto e poi pubblicato sul sito di Ca’ Foscari sotto il titolo: “Ca’ Foscari parla turco”, così che si possa dire, ha sostenuto Bettin, che tutta “Venezia parla turco” e cioè, oggi, “il linguaggio della libertà e della lotta per una modernità più radicalmente democratica e ambientalmente sostenibile (che non taglia gli alberi per far posto a un centro commerciale e non spegne le voci perché teme le critiche)”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Venezia parla turco", il Comune sta con i dissidenti di Istanbul

VeneziaToday è in caricamento