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Cronaca

Restauri a Venezia per 20 milioni, il Comune stila listino per gli sponsor

Un'operazione di trasparenza per attuare, attraverso il finanziamento privato, gli interventi previsti sui beni culturali della laguna, trattativa con Renzo Rosso per il Ponte di Rialto

Cultori d’arte, filantropi, mecenati, fatevi avanti. Unico requisito: sganciare qualche migliaia di euro. Il comune di Venezia è alla ricerca di sponsor privati per salvaguardare il proprio patrimonio artistico-culturale e, per dare una veste di concretezza alla ricerca, ha scelto di stilare un lunghissimo “listino” dei restauri necessari, una sorta di tariffario che riporta, nero su bianco, gli interventi previsti nel programma triennale (fino al 2014) delle opere pubbliche, che l’amministrazione non è in grado, da sola, di pagare.

Tale documento, che verrà approvato assieme al bilancio comunale di previsione 2012, rappresenta, sottolinea l'assessore comunale ai lavori pubblici, Alessandro Maggioni, un’operazione di trasparenza, “un modo, viste le nuove normative in materia, per dare concretezza e significato di evidenza pubblica agli interventi di restauro dei beni culturali”. Non tutti i monumenti inseriti nell'elenco presentano rischi di stabilità, chiarisce Maggioni: "il ponte della Zecca, ad esempio, non presenta pericoli particolari, ma si trova in area marciana: vogliamo lasciarlo in uno stato fatiscente?".

Per offrire copertura finanziaria ai soli restauri più urgenti servirebbero, nei prossimi tre anni, almeno 20 milioni di euro e la cifra, si evidenzia da Cà Farsetti, sarebbe molto più alta se si dovessero mettere a posto tutte le cose necessarie. Intanto i primi sponsor si fanno già avanti: “abbiamo alcuni contatti avviati, ma nulla ancora di concreto", rivela ancora Maggioni. L'unica trattativa avanzata sembra essere quella con la Diesel di Renzo Rosso, interessata a mettere il proprio nome sul Ponte di Rialto (sempre più intaccato da crepe e fessurazioni) per 5 milioni di euro. Altri interventi per i quali si richiede l’intervento di privati sono quello alla Zecca (1 milione), alla facciata del cortile di Palazzo Ducale (sempre 1 milione) e al pavimento delle Procuratorie vecchie (a “soli” 150mila euro).

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