rotate-mobile
Cronaca

Ca' Farsetti e Legambiente unite contro commissione Via regionale

Il Comune illustra le incongruenze sull'organismo di valutazione d'impatto ambientale, gli ambientalisti presentano esposto per danno erariale

L'osservatorio Ambiente e Legalità promosso dal Comune di Venezia e Legambiente del Veneto hanno presentato mercoledì un dossier sulla commissione per la valutazione d'impatto ambientale (Via) regionale. Sono intervenuti, oltre all'assessore comunale all'Ambiente, Gianfranco Bettin, il presidente di Legambiente Veneto, Luigi Lazzaro, l'esperta di diritto ambientale, Claudia Guidorzi, il coordinatore osservatorio ambiente e legalità, Gianni Belloni.
Nel dossier, che parte dai compiti della commissione che dovrebbe “valutare l'impatto ambientale dei progetti per la realizzazione di impianti, opere o interventi perseguendo obiettivi di tutela della salute e di miglioramento della qualità della vita umana e l'equilibrio dell'ecosistema” sono segnalate le anomalie di tale struttura, a partire dalla presidenza, che ha al suo vertice un segretario regionale competente in materia di infrastrutture e mobilità, anziché in materia ambientale. Legambiente ha poi deciso di presentare un esposto alla Corte dei Conti nei confronti della Regione Veneto per la composizione della commissione.

LE ANALISI - Stessa incongruenza viene evidenziata anche per i nove tecnici della commissione che, in base alla norma, dovrebbero garantire un’adeguata interdisciplinarietà di competenze, ma che sono costretti ad avvalersi di altri sette tecnici esterni, per mancanza delle necessarie conoscenze specialistiche, con un aumento annuo dei costi di 155mila euro (su questa punto Legambiente ha dichiarato che presenterà un esposto alla magistratura per possibile danno erariale).
Il dossier segnala anche possibili conflitti d’interesse in alcuni commissari che agiscono negli stessi settori e ambiti di cui sono, di volta in volta, chiamati a giudicare, minando la terzietà del loro ruolo e assumendo di fatto, sottolinea Legambiente, il ruolo di controllori e di controllati al tempo stesso.


I COMMENTI - “La commissione Via dovrebbe essere un organismo tecnico scientifico, super partes”, ha sottolineato Bettin: “In realtà è nominata dalla Giunta Regionale e alcuni suoi esponenti hanno anche cariche politiche elettive oltre che potenziali o effettivi conflitti d’interesse. Anche per questo, oltre che per la scarsa interdisciplinarietà, la commissione è inadeguata a formulare pareri attendibili sui progetti che esamina. Tuttavia, li può far passare comunque, perché il modo in cui è formata e la sua composizione insieme al fatto che i suoi nove membri più il presidente esprimono un voto a testa. Così se a un progetto si oppone il parere contrario di un comune o di una provincia, i cui voti contano uno rispettivamente, i dieci voti della commissione seppelliscono ogni obiezione. Il Comune di Venezia ha fatto pesante esperienza di tale situazione con la recente approvazione, contro il proprio parere e contro quello della Provincia, del revamping dell’impianto di trattamento di rifiuti di Alles Spa, per autorizzare il quale, consentendogli di ricevere rifiuti tossici e nocivi da fuori bacino la commissione Via ha cambiato d’imperio il piano regolatore di Porto Marghera (che tale importazione vietava). Una prepotenza resa possibile appunto da tale soverchiante e aberrante disparità di voti in ommissione, che assicura alla regione la maggioranza. Nel merito del progetto e contro questa violazione di sovranità il Comune di Venezia ha presentato ricorso al Tar. Si è in attesa della sospensiva della procedura, che potrebbe già avvenire giovedì, mentre nel merito il pronunciamento del Tar è prevedibile per dopo l’estate”. 


In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ca' Farsetti e Legambiente unite contro commissione Via regionale

VeneziaToday è in caricamento