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Disordini nell'hub: "Commissariato ostaggio di Conetta, togliere l'ospitalità a chi protesta"

Il sindacato Ugl Fsp polizia di stato prende posizione dopo le proteste dei profughi all'ex base mercoledì e giovedì. "Profughi al Divino Amore? Prima rinforzare il commissariato"

Dopo l'ennesima protesta dei migranti ospitati all'ex base militare di Conetta, sfociata con poche conseguenze mercoledì pomeriggio, l'Ugl Fsp polizia di Stato sbotta: "Da due anni come sindacato di polizia - si legge in nota - stiamo dicendo che quella base va chiusa, non solo perché si trova in una piccola frazione di soli 190 abitanti, ma anche perché un così alto numero di profughi concentrati tutti in un'unica struttura, benché le presenze siano state dimezzate rispetto a quest’estate, è causa di potenziali liti tra ospiti per culture diverse e nazionalità diverse e perché in caso di intervent, i soli due operatori della volante proveniente da Chioggia, ed eventualmente anche i due carabinieri della radiomobile della compagnia di Chioggia, sono fisicamente impossibilitati a poter intervenire".

"Ci tengono sotto scacco"

Secondo il sindacato, le continue proteste e manifestazione organizzate nel corso dei mesi passati hanno di fatto tenuto sotto scacco il commissariato di polizia di Chioggia e più in generale le forze dell'ordine. "Le proteste sono comprensibili - si legge - ma non tali da giustificare certi comportamenti. Tutto questo comporta un distogliere le poche forze a disposizione, dal garantire la sicurezza e la prevenzione del territorio di Chioggia e non solo. Per questo auspichiamo che chi ha responsabilità di gestire a livello politico queste situazioni, abbia il buonsenso di dare delle risposte celeri e chiare a questi profughi e se confermato che le proteste sono fini a se stesse e magari strumentalizzate da parte di qualcuno, venga con coraggio revocata l'ospitalità ai manifestanti".

"Profughi a Sant'Anna? Potenziare l'organico" 

"Respingiamo al mittente la proposta di Barbara Penzo di mettere i profughi all'interno della casa del Divino Amore di Sant'Anna di Chioggia, perché prima di accogliere altri profughi nel territorio comunale di Chioggia bisogna prima potenziare gli organici delle forze dell’ordine, nella fattispecie quello del commissariato di Chioggia, che è sempre chiamato a gestire problematiche di ordine pubblico, problematiche legate ai permessi di soggiorno e richieste di protezione internazionale. A tutto questo nessuno ci pensa come al solito".

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