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Cronaca

Un concorso di idee social nelle scuole per la campagna sulla sicurezza stradale

Proposto dalla Regione, è rivolto agli studenti degli istituti superiori. Nel corso della presentazione, il presidente Zaia e l'assessore De Berti hanno riepilogato l'impegno sul fronte della prevenzione e delle opere

Un contest per giovani che è anche «un’iniziativa di civismo e di responsabilità». Così il presidente del Veneto, Luca Zaia, presenta il nuovo concorso di idee per l’attuazione di una campagna di sensibilizzazione in materia di sicurezza stradale, rivolto agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado e delle scuole di formazione professionali. «Non ci sono strade pericolose», sostiene il governatore, bensì «comportamenti pericolosi» che vanno contrastati tramite un processo culturale. E il coinvolgimento «deve partire non da chi ha la patente in tasca ma da chi la dovrà fare»: proprio per questo, dice Zaia, «ci rivolgiamo ai giovani, che sono i nostri migliori testimonial, i nostri "alfieri social"».

L'idea, condivisa con la direttrice dell’Ufficio scolastico regionale Carmela Palumbo, nasce dalla consapevolezza che «dobbiamo abbandonare un linguaggio fatto solo di paura e imposizioni» e invece «coinvolgere i giovani e responsabilizzarli. La loro attitudine all’essere ‘social’ e la loro creatività sono dei punti di forza per affrontare il tema della sicurezza stradale in modo più efficace».

Il concorso, in sostanza, invita i ragazzi ad elaborare video, audio e immagini che saranno impiegati in una campagna di sensibilizzazione sul tema. L'iniziativa è composta da tre step: una challenge nelle scuole, che porterà gli studenti a realizzare brevi messaggi sulla prevenzione stradale, facendo emergere comportamenti giusti e sbagliati; un portale web dedicato, che ospiterà il progetto, raccoglierà la partecipazione delle scuole e permetterà di votare il messaggio più efficace; infine, un evento di premiazione con panel sulla sicurezza.

La domanda di partecipazione al concorso dovrà essere presentata entro 90 giorni dalla data di pubblicazione nel bollettino regionale (13 gennaio 2023). I primi tre classificati otterranno un premio in denaro (rispettivamente 5mila 3mila e 2mila euro) mentre le proposte presentate verranno acquisite in proprietà dall’amministrazione regionale, che potrà utilizzarle anche per la realizzazione di ulteriori future iniziative, utili a migliorare la propria attività di comunicazione in materia di sicurezza stradale.

L'impegno nella sicurezza

Sul fronte infrastrutturale, nel periodo 2016-2022 gli interventi finanziati dalla Regione in materia di sicurezza stradale e ammodernamento della rete viaria sono stati 607, per un costo complessivo delle opere di circa 205 milioni di euro (dei quali poco meno della metà, 97 milioni, di fondi regionali). Dei 607 interventi, 117 sono state nuove rotatorie e/o messe in sicurezza di incroci, 212 i nuovi tratti di piste ciclabili e percorsi pedonali, 278 le messe in sicurezza o riqualificazioni della rete viabilistica, con realizzazione anche di nuova viabilità.  «La Legge 39/91 sulla sicurezza stradale in ambito infrastrutturale si è rivelata uno strumento efficace e prezioso, su cui abbiamo puntato molto - afferma l'assessore regionale alle infrastrutture Elisa De Berti -. Se i dati restituiscono un riscontro oggettivo e incontrovertibile, assai più significativa è la risposta da parte delle singole amministrazioni comunali che rappresenta un cambio di passo, indispensabile per far sì che il tema della sicurezza stradale smetta di essere un concetto su cui ragionare ex-post per diventare invece un imprescindibile strumento di prevenzione».

Per quanto riguarda il ruolo dell’educazione e della sensibilizzazione alla prevenzione degli incidenti, la Regione ha realizzato progetti innovativi per lo sviluppo di nuove tecnologie atte al miglioramento della sicurezza stradale e ha avviato azioni volte valorizzare collaborazioni e sinergie tra enti. I dati regionali di incidentalità confermano una tendenza in progressiva riduzione: dopo un aumento attorno ai primi anni 2000, il trend è stato in diminuzione. Si è passati da 33,2 incidenti stradali ogni 1000 abitanti nel 1991 a 25,5 nel 2021. Nel dettaglio, nel 2021 sono stati 12.403 gli incidenti stradali in Veneto con 285 vittime (1 su 6 ha età compresa tra i 15 e i 21 anni) e il triennio 2019-2021 ha visto un decremento superiore rispetto alla media nazionale. Se l’anno 2020 ha fatto registrare dati in calo a seguito delle forti limitazione alla circolazione, è tuttavia interessante notare come, se confrontati al 2019 (13.857 incidenti, per un totale di 336 morti), i dati del 2021 vedano un trend in diminuzione.

Nel corso della presentazione sono state conferite al presidente Zaia, all'assessore alle Infrastrutture Elisa De Berti e all’assessore alla protezione civile Gianpaolo Bottacin, da parte del presidente di Aci Veneto, Giorgio Capuis, le tessere Aci honoris causa.  «Questo riconoscimento - conclude il governatore - ci rende orgogliosi per quanto fatto in questi anni: cambiare i comportamenti individuali non è utopia. Solo dalla somma dell’impegno di ognuno si può arrivare a migliorare la società».

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