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Cronaca

Rapinata e picchiata a 85 anni dentro casa sua. I colpevoli sono stati condannati

Il giudice per l'udienza preliminare ha condannato gli autori del furto con relativo pestaggio a Cecilia Zacchello commesso lo scorso 24 marzo. La donna era stata malmenata senza pietà

Era stata brutalmente picchiata e rapinata direttamente dentro casa sua da due uomini che, con rabbia e nemmeno un briciolo di pietà, non si erano limitati al "semplice" furto, ma per diversi minuti avevano infierito sulla povera 85enne. Quell'episodio accaduto il 24 marzo scorso aveva cambiato per sempre la vita della signora che, per sua stessa ammissione, da quel momento in poi a Mestre non ci sarebbe più voluta stare.

"Ora rimanga in galera, mi ha distrutto: a Mestre non tornerò più"
"Non è più la mia vita - aveva dichiarato Cecilia  - me l'hanno rovinata. Perché io ero una persona che si arrangiava, ma ora ho paura. In ospedale se veniva qualcuno a trovarmi tremavo come una foglia"
. Ora per lei c'è stato un piccolo respiro di sollievo. Come riportano i quotidiani locali infatti, nei giorni scorsi, il giudice per l'udienza preliminare David Calabria, ha condannato i due aggressori di Cecilia Zacchello rispettivamente a cinque anni e quattro mesi di reclusione e agli arresti domicicliari.

I due condannati sono V.C. 51enne originario di Taranto residente per un periodo a Treviso e il mestrino E.L, di 44 anni a cui il giudice ha concesso i domiciliari a Sacca Fiesola, nell'abitazione della madre. La sentenza è stata emessa dal giudice nella giornata di venerdì. Il tarantino inoltre sarebbe anche stato condannato a pagare 30 mila euro alla signora e 10 mila al figlio, che a sua volta si era costituito parte civile.

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