Violenze a ex compagna e figlia? Ambulante veneziano condannato

Una vicenda dalle tinte fosche. Un altro esempio di violenza familiare. Come riporta il Gazzettino, un 40enne veneziano è stato condannato a 4 anni e 8 mesi per maltrattamenti ed abusi sessuali all'ex compagna e alla figlia della donna, all'epoca adolescente. I fatti risalirebbero al periodo tra il 2009 ed il 2011.

L'uomo, di professione ambulante, stando all'accusa, avrebbe avuto la mano pesante, nel vero senso della parola, con la compagna, per qualsiasi ragione, anche le più futili. Che fossero o meno banalità, sarebbe stato solito picchiarla, non escludendo dai maltrattamenti neppure la ragazzina, impotente. La giovane sarebbe stata vittima di punizioni corporali e sevizie, che culminavano in veri e propri abusi sessuali. I motivi, anche in questi casi, erano i più futili, e spesso la scusa ricadeva sui brutti voti presi a scuola. La ragazzina sarebbe stata costretta a docce gelate, spesso lasciata fuori casa o chiusa nella sua stanza. Quello che ne esce è il quadro di un vero mostro.

Al processo l'ex compagna dell'uomo si è costituita parte civile anche a nome della figlia: la richiesta dei legali era stata un condanna a 6 anni e 6 mesi di reclusione, più un'ammenda da 50mila euro. Il tutto sottolineando il terrore fisico e psicologico patito da madre e figlia in quel triennio. Il giudice Sara Netto del tribunale di Venezia ha invece disposto che l'uomo risarcisca la donna con 15mila euro, la figlia di lei con 5. La pena è stata confermata in 4 anni e 8 mesi.

Ma il 40enne non ci sta. L'uomo si è sempre dichiarato innocente, spiegando che che le violenze e i "toccamenti" alla ragazzina sarebbero state fantasie, così come le punizioni descritte esagerate ed ingigantite. Per la sua assoluzione si è dato da fare l'avvocato Renato Alberini, invano. L'imputato, con ogni probabilità, dovrebbe ricorrere in appello.