"Condizioni disumane", e i poliziotti pagano da sé il pasto ai profughi
Giovedì mattina i rappresentanti del Coisp hanno deciso di mettere mano al portafoglio, acquistando anche dei calzini: "Così non c'è più dignità"
"Alla fine sono stati i poliziotti a mettere mano al portafoglio, acquistando tutti i generi alimentari possibili all'interno della sede della questura di Marghera. Sono stati anche presi dei calzini per i bambini". E' ciò che è accaduto giovedì mattina in corrispondenza del parcheggio della Metro di Marghera. Nella notte l'arrivo di oltre cento migranti nel solito luogo di smistamento.
Da lì, infatti, i vari autobus poi partono alla volta delle varie questure venete per poi raggiungere i centri di accoglienza. Scene che si ripetono giorno dopo giorno, ma che stavolta hanno indotto il sindacato di polizia Coisp a manifestare tutta la propria indignazione: "Alle tre di stanotte sono arrivati all'area della Metro oltre cento profughi - dichiara il sindacato - Siamo indignati e impotenti di fronte a scene del genere".
I rappresentanti degli agenti puntano il dito contro quei bambini e quelle donne che "non avevano con loro nemmeno il minimo indispensabile, addirittura alcuni bimbi erano sprovvisti dei calzini". Il tutto di fronte a un'attesa che si sarebbe protratta per sette ore, fino alle 10 di mattina. "Diciamo basta a queste vergognose scene ce sia loro che noi siamo costretti a subire - continua il Coisp - L'indignazione dei poliziotti è pari all'impotenza che vivono nel fare questi servizi. Ci sono persone costrette a urinare in strada solo perché non si è pensato prima di portarli nei centri di accoglienza e poi di identificarli".
I poliziotti quindi chiedono al prefetto Cuttaia di invertire i passaggi, in modo da evitare le scene che li hanno fatti infuriare giovedì mattina. "Solo l'umanità del personale di servizio ha evitato almeno ai bambini di dover stare a stomaco vuoto - conclude il Coisp - i poliziotti hanno messo mano al portafoglio comprando, nelle macchinette della questura, tutti i cibi possibili oltre ad acquistare dei calzini per evitare ai bambini di rimanere senza. Chiediamo che la Prefettura si faccia carico di organizzare al meglio l'arrivo dei migranti".