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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Confesercenti contro la tassa di soggiorno: "Toglie soldi ai turisti"

L'associazione di categoria si scaglia contro l'imposta: "E' diventato uno strumento per aiutare gli enti locali, in futuro serve cambiare prospettiva"

Circa 780 milioni di euro sottratti in tre anni ai consumi turistici. E’ questo il bilancio dell’applicazione della tassa di soggiorno, ripristinata in Italia a partire dal 2012 e a Roma già dal 2011. "Un'imposta nata con lo scopo di assicurare agli Enti locali le risorse per potenziare i servizi turistici, migliorare l’offerta culturale e i servizi pubblici, ma che ha finito per essere interpretata quale uno dei tanti canali di finanziamento degli enti locali, trasformandosi da tassa pro turismo a tassa sui turisti", attacca la Confesercenti del Veneto. Un'imposta su cui si è dibattuto a lungo in laguna, e che nei prossimi mesi lieviterà per alcune categorie. In modo da garantire, è l'auspicio dell'amministrazione locale, un po' d'ossigeno alle casse comunali.

Ma la diatriba naturalmente tiene banco anche a livello più estesi, in una regione come il Veneto che attira flussi di visitatori imponenti. “Anche nel 2014 in Veneto, prima regione per arrivi e partenze, il turismo è andato bene con gli stranieri in forte crescita – dichiara Francesco Mattiazzo, presidente Assoturismo Veneto di Confesercenti – Il turismo veneto è tre volte l’agricoltura, ma purtroppo la tassa di soggiorno, davvero incomprensibile per il mondo delle imprese, ha creato dei danni in tante zone del territorio, tra quei comuni che la applicano e altri no, ciascuno a proprio piacimento“.

Assoturismo e Confesercenti, in occasione della presentazione del dossier sulla tassa di soggiorno, chiedono che parte dei soldi riscossi dai comuni sia destinata alla riqualificazione delle imprese turistiche e dei servizi in grado di “coccolare” il turista e di fidelizzarlo. Con una visione di medio o lungo periodo: “Attraverso lo strumento 'Cassa di deposito e prestiti' con un fondo di rotazione a sostegno del turismo  – fa sapere Maurizio Francescon, responsabile del turismo per Confesercenti Veneto – Segnaliamo inoltre che tra le priorità per il turismo regionale c’è la realizzazione di un collegamento tra i tre principali aeroporti veneti e la riqualificazione delle strutture ricettive in base alle richieste del turista, che non viene in Veneto solo per il mare o la montagna, ma anche per la cultura, per i percorsi enogastronomici e per i congressi".

Da rivedere per Confesercenti Veneto anche il mondo del web e delle prenotazioni on-line in crescita esponenziale: i mediatori infatti, che gestiscono le prenotazioni via internet trattengono il 20%, quota che ovviamente non va alla struttura ricettive.

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