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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Pochi focolai, il contagio nelle scuole è basso. Insegnanti, vaccini in massa: adesione 98%

I dati dell'Ulss 3: nell'87% dei casi l'alunno o l'insegnante positivo non contagiano nessun altro in aula. I casi sono comunque in aumento: ieri segnalazioni da 12 classi, 4 delle quali a Venezia

Le aule non sembrano essere un luogo di forte espasione del contagio, almeno guardando ai dati diffusi dall'Ulss 3: nella grande maggioranza dei casi (l'87%) se in una classe viene rilevato un caso di positività al coronavirus, detto "caso indice", quel caso resta isolato, e i tamponi effettuati ai compagni di classe risultano negativi. Nel 7,2% delle situazioni, invece, si individua solo un altro positivo oltre al caso indice; nel 3,2% altri due.

Segno, appunto, che nel contesto strettamente scolastico le mascherine e i distanziamenti funzionano e il virus si trasmette in pochi casi da studente a studente. Il dato è in parte in contrasto con ciò che dice il governatore Zaia: di fatto, si può concludere, gli studenti positivi ci sono, ma solo in una piccola percentuale passano il virus ai compagni. Le situazioni più critiche possono essere ricercate altrove, nelle famiglie e nei ritrovi sociali tra amici, ma anche nell'ambito dei trasporti. Il direttore del dipartimento di prevenzione dell’Ulss 3, Luca Sbrogiò, conferma: «Nelle scuole si entra con delle regole precise e il contagio, in base ai dati che abbiamo, non sfocia quasi mai in particolari focolai. Lo stesso possiamo dire degli ambienti di lavoro». «L'azione sanitaria nelle scuole è efficace - ha commentato il neo direttore dell'Ulss 3, Edgardo Contato - Questo lavoro ci consente di effettuare, là dove si verifica la presenza di un soggetto positivo, gli interventi di messa in sicurezza necessari. Ma il contagio - ha aggiunto - ha ricominciato a destare preoccupazione, e questa situazione complessiva, naturalmente, ha riflessi e collegamenti anche con l'ambito scolastico».

Variante inglese

Resta un 2,4% di situazioni in cui il virus si diffonde in modo più serio all'interno della classe. È il caso, ad esempio, di una elementare di Malcontenta in cui, nella seconda settimana di febbraio, sono stati rilevati 8 positivi, 7 alunni e una maestra: l'episodio è stato approfondito e si è appurato che si trattava di variante inglese. L'unico altro caso di variante accertato nell'Ulss 3 in ambito scolastico, finora, è stato in una scuola di Cona, mentre un caso sospetto a Marcon si è poi rivelato "normale" coronavirus. A Malcontenta, poi, il contagio si è diffuso ulteriormente, toccando almeno una famiglia. Oltre a questo, dice Sbrogiò, «non risultano altri cluster di variante inglese, solo qualche caso di adulto ma singolo».

Contact tracing rafforzato

In caso di sospetto di infezione da varianti, comunque, il protocollo è più stringente: il contact tracing viene allargato, con identificazione dei contatti anche non stretti e avuti nei 14 giorni precedenti all'insorgere dei sintomi (o al tampone positivo). La quarantena è prolungata a 14 giorni. In generale, come spiegato dalla direttrice del dipartimento di prevenzione regionale Francesca Russo, il virus degli studenti positivi sarà sequenziato e, nel caso si tratti di una variante, tutta la classe sarà posta in quarantena.

Dati in leggera ripresa

In tutto, da inizio anno scolastico, si sono registrate positività in 1.479 classi (per 1.345 alunni e 509 docenti positivi) nell'area di competenza dell'Ulss 3. In questo momento le classi coinvolte sono 50 (con 47 alunni e 11 insegnanti o collaboratori positivi), i focolai 4. È anche vero, però, che i numeri sono in leggera ripresa, così come avviene in generale per la diffusione del virus. Solo ieri, 4 marzo, l'azienda sanitaria ha ricevuto segnalazioni da 12 classi: 2 a Marghera, 4 nel centro storico di Venezia, una rispettivamente a Dolo, Noale, Mira, Fossò, Chioggia e Cona.

Personale scolastico, si vaccinano quasi tutti

Venendo al capitolo dei vaccini, la campagna diretta al personale sanitario procede gradualmente ma con efficacia. Le vaccinazioni AstraZeneca riguardano oltre 14 mila persone tra docenti e non docenti di asili, scuole e università nell'area Ulss 3: al momento le disponibilità aperte sono 11.390 e i vaccini già eseguiti quasi 4 mila. Il dato sull'adesione, in questa categoria, è quasi totale (98%). Il "nodo" degli insegnanti over 65, che al momento non possono ricevere l'AstraZeneca, dovrebbe essere sciolto nelle prossime ore con l'approvazione della somministrazione anche per loro. Gli effetti indesiderati lievi, con il vaccino di questo marchio, avvengono spesso (interessano almeno 1 paziente su 10), mentre finora solo una persona ha avuto una reazione non comune, una sorta di allergia che però è rientrata. Le sedute sono programmate fino al 31 marzo e a quel punto il personale scolastico dovrebbe essere completamente vaccinato. «Da parte degli insegnanti c'è stata una risposta eccellente», ha concluso Sbrogiò.

Nel Veneto orientale

Va un po' peggio nel Veneto orientale ma anche qui si tratta nella maggior parte di casi singoli. Secondo i quotidiani locali, si rilevano 112 contagiati tra studenti e insegnanti (42 nell'area di San Donà, 70 nel Portogruarese) per un totale di 118 classi coinvolte. «Continuano purtroppo ad aumentare i contagi - comunica l'azienda sanitaria - interessando anche un maggior numero di ragazzi in età scolastica. L’aumento iniziato i primi giorni di febbraio ha continuato senza alcuna flessione tanto che anche questa settimana potrebbe concludersi con un ulteriore incremento. Il trend di febbraio: 186 nuovi contagi la prima settimana; 266 la seconda settimana, 426 la terza settimana e 611 la quarta settimana. Su scala giornaliera solo oggi si sono rilevati 226 nuovi positivi al virus. Ne consegue che anche il numero dei ricoveri ospedalieri è aumentato: non a caso al Covid hospital di Jesolo è stata riattivata la sezione “Covid 1” che si aggiunge alla “Covid 2” mai chiusa. Attualmente sono 22 le persone ricoverate nell’area malattie infettive all’ospedale di Jesolo, altri 3 degenti si trovano in terapia intensiva e 14 al centro servizi residenziali “Stella Marina”. Nel territorio dell’Ulss 4 alla data odierna sono complessivamente 1217 le persone contagiate, così distribuite: Annone Veneto 21; Caorle 73; Cavallino Treporti 59; Ceggia 17; Cinto Caomaggiore 19; Concordia Sagittaria 65; Eraclea 38; Fossalta di Piave 9; Fossalta di Portogruaro 79; Gruaro 20; Jesolo 171; Meolo 13; Musile di Piave 30; Noventa di Piave 25; Portogruaro 202; Pramaggiore 30; San Donà di Piave 140; San Michele al Tagliamento 73; San Stino di Livenza 93; Teglio Veneto 17; Torre di Mosto 23. Sul fronte scuole: al 3 marzo tra studenti e insegnanti sono complessivamente 42 i contagiati nell'area sandonatese e 70 nel portogruarese, per un totale di 44 classi coinvolte nel sandonatese e 74 nel portogruarese».

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