Contratto di costa, i Comuni del litorale fanno sul serio per il futuro ambientale sostenibile
L'incontro di lunedì a Chioggia tra i sindaci delle località coinvolte ha di fatto segnato l'inizio della fase operativa, con il confronto diretto e la ricerca di soluzioni condivise
Un altro passo avanti verso il contratto di costa. Come riportano i quotidiani locali prosegue il percorso comune delle città del litorale (Chioggia, Caorle, Cavallino Treporti, Eraclea, Jesolo e San Michele al Tagliamento nel Veneto), per sviluppare un piano di sviluppo sostenibile delle località che si affacciano sul mare. Un percorso iniziato nel 2013 che step dopo step si sta per concretizzare: la firma sul contratto, infatti, sarà apposta al termine delle due ultime fasi in programma.
Fase operativa
Come specificato dalla coordinatrice tecnico scientifica del progetto Laura Mosca la parte preliminare di ricerca è terminata e ora si entra nella fase operativa, quella in cui si andrà a confrontarsi, di fatto, sui problemi comuni alle varie località costiere. Obiettivo quello di raggiungere la sostenibilità delle zone del litorale, andando a migliorare la qualità ambientale, l'utilizzo delle risorse idriche e trovando possibili soluzioni ad annosi problemi, come quelli del cuneo salino o del'erosione.
"Punto di arrivo e di partenza"
All'assemblea di lunedì all'auditorium San Nicolò a Chioggia, a fare gli onori di casa è stato il primo cittadino Alessandro Ferro, che ha raccolto il testimone dall'ex primo cittadino Felice Casson. "Siamo ad un punto di arrivo - ha spiegato - ma anche un punto di partenza. Un esperimento che ho visto nascere e crescere, che dovrà portare alla risoluzione di numerosi problemi. L'ultima parte del tavolo è stata l'occasione di un confronto diretto con il pubblico, tra i quali professionisti del settore turistico, che hanno espresso l'esigenza di coinvolgere anche le categorie. Lo scopo comune, da una parte e dall'altra, quello di vedere dei risultati concreti a breve termine.
