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Cronaca

Contributo d'ingresso, una manifestazione il 19. «Lesi anche i diritti dei senzatetto»

Dopo gli attacchi dell'opposizione al ticket arriva una mobilitazione organizzata dal gruppo "Tutta la città insieme!". Ticozzi: «Molti homeless non hanno residenza. Dovranno prenotare?». Ostanel: «La Regione non prende posizione»

Il "No" al contributo d'accesso al centro storico di Venezia arriverà il prossimo 19 novembre attraverso una manifestazione che partirà alle 16 da campo Santa Margherita. «Lo diciamo forte e chiaro: il ticket d’ingresso non è non potrà mai essere la soluzione alle conseguenze del turismo di massa, ovvero mancanze di case, di lavori dignitosi, problemi legati alla mobilità e ai trasporti, alla sostenibilità e alla salute solo per citarne alcune. Sono anni ormai che questa giunta lavora con un obiettivo ben preciso: trasformare Venezia in un parco a tema. Una lunghissima e veloce parabola che trova il suo apice nell’introduzione di una misura che ci costringerà a dimostrare di essere cittadini e cittadine con il permesso di circolare nella nostra città», scrive il capogruppo di "Tutta la cittò insieme!", Giovanni Andea Martini.

La manifestazione

Per il Consigliere, il 19 novembre «dovrà rappresentare quel momento di mobilitazione generale che dimostrerà come le scelte della giunta Brugnaro non siano quelle della città - Invitiamo tutti i cittadini che intendano aiutare nell'organizzazione dell'evento e soprattutto nella fase di informazione e di distribuzione di materiale e volantini a farsi avanti - l'appello del gruppo consiliare - Da gennaio rischiamo di essere schedati e di dover avvertire della necessità di prenotare l'accesso ogni persona che voglia venire a trovarci. Dovranno registrarsi per dimostrare che non devono pagare un contributo. Per non parlare di lavoratori pendolari, studenti, chi non riesce ad avere la residenza a causa della difficoltà di trovare una casa con contratto residenziale: le difficoltà per queste persone saranno anche maggiori».

I senza fissa dimora

Ma non è tutto. «Il provvedimento sul contributo d’accesso e il suo regolamento, oltre ai problemi legati alla privacy, ai controlli e alla difficile applicabilità che già abbiamo denunciato - scrive il consigliere del Partito Democratico, Paolo Ticozzi - porta con sé un’ulteriore problema, a dimostrazione dell'inapplicabilità, dell’ingiustizia e della probabile incostituzionalità del provvedimento, ovvero l’applicazione del ticket ai senza dimora che non hanno la residenza registrata all’anagrafe, per cui non sarebbero esentati dal contributo». Ticozzi spiega di aver voluto approfondire la questione. «Ho preso contatti con Antonio Mumolo, presidente di "Avvocato di Strada", associazione che si occupa di tutelare i senza dimora e i loro diritti dal punto di vista legale. Mumolo ha detto: “quando si pensa a provvedimenti del genere bisogna considerare che nelle città ci sono anche persone diventate così povere da finire in strada. Mi auguro che il regolamento tenga conto anche delle persone in forte difficoltà sociale ed economica. Diversamente, se si intende multare e punire la povertà, penso che la legittimità del regolamento debba essere vagliata dalla magistratura". Auspichiamo - conclude - che il provvedimento venga ritirato.

Il rinvio

«Il contributo di accesso - rinviato rispetto alla data di entrata in vigore a metà gennaio 2023 - interferisce sulle relazioni interpersonali dei residenti con amici e parenti, e ha l'aggravante di penalizzare le iniziative economiche locali, in particolare quelle non connesse al turismo - scrivono la segretaria comunale del Partito Democratico Monica Sambo e il delegato alle Politiche fiscali e di bilancio della segreteria, Tommaso Bortoluzzi - In tema di privacy, le nostre perplessità sono state confermate dal garante - affermano - che ha dichiarato "sono possibili ricadute sui diritti e sulle libertà degli interessati ..." e che "la raccolta massiva di dati appare sproporzionata", sottolineando che un tale controllo è idoneo a "rivelare informazioni anche molto dettagliate sulla sfera delle abitudini dei comportamenti personali, degli spostamenti, delle convinzioni politiche, dello stato di salute e dell'orientamento sessuale degli interessati" - Per il Pd - va pensato e valutato il numero di turisti giornalieri, va introdotta la Ztl sul ponte della Libertà e la prenotazione obbligatoria dei parcheggi per i non residenti, e va creato un sistema di incentivi dedicati ai turisti pernottanti».

Infine, per la consigliera regionale Elena Ostanel (Veneto che vogliamo), insieme alle consigliere regionali Erika Baldin (M5S), Cristina Guarda (Europa Verde) e al consigliere regionale del gruppo misto Arturo Lorenzoni: «La giunta regionale sul ticket a Venezia sta scegliendo di non scegliere. Alla nostra interrogazione sul tema l’assessore al Turismo Federico Caner ha infatti risposto che la Regione avrebbe fatto presente la necessità di evitare l’uso di tornelli o altri blocchi fisici, e di escludere dal pagamento i residenti in Veneto. Delle semplici indicazioni che non rispondono a nessuna presa di posizione netta».

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