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Irregolarità

Plateatici irregolari, continuano i controlli: venti multe a Venezia

In totale la polizia locale ha elevato sanzioni per 5mila euro. Costalonga: «Un segnale forte per debellare la concorrenza sleale»

Proseguono i controlli della polizia locale sui plateatici irregolari a Venezia: le ispezioni si concentrano sulle occupazioni di suolo pubblico che erano state ampliate (o concesse ex novo) nella stagione del Covid, e in particolare su quegli esercizi pubblici che non avevano ottenuto la possibilità di continuare a usufruire delle stesse condizioni dopo la cessazione dell'emergenza.

Nell'ultimo mese le attività si sono svolte tra San Marco e Dorsoduro: di 38 locali controllati, tra bar, ristoranti e bacari, 20 sono risultati irregolari e quindi multati. Tra le attività sanzionate ci sono anche quelle nei confronti di chi aveva un plateatico e lo aveva allargato per il Covid ma poi sarebbe dovuto tornare alla situazione pre pandemia. Le multe ammontano in totale a 5mila euro per violazione dell’articolo 5 del regolamento sul canone di occupazione suolo pubblico; a queste si  devono sommare quelle che  verranno fatte dall’Ufficio occupazione suolo pubblico e quelle per l’occupazione abusiva, oltre a quelle accessorie (con due sanzioni per occupazione abusiva ci sarà la chiusura per tre giorni, alla terza sanzione la chiusura per 15 giorni, alla quarta la revoca dell’autorizzazione del plateatico).

«Ringrazio la polizia municipale e i tecnici del Settore commercio - commenta l'assessore alle attività produttive Sebastiano Cosalonga -. Questi controlli hanno permesso di individuare chi ancora non rispetta le regole e servono a dare un segnale forte, da parte dell'amministrazione, per debellare la concorrenza sleale di alcuni pubblici esercizi che sottraggono spazio alla cittadinanza creando anche problemi di viabilità. I risultati dei controlli, al di là dei numeri, indicano che sono sempre meno i locali che non rispettano le regole: dopo la prima uscita che ha visto sanzionati 7 locali su 7, si è passati ad una percentuale di sanzionati del 50% (7 sanzionati su 14) alla seconda uscita e ad un 35 % (6 sanzionati su 17) nell'intervento di ieri. Non è piacevole sanzionare - conclude Costalonga - ma bisogna continuare su questa strada di dialogo e lavoro in sinergia con le associazioni di categoria per mettere in atto le necessarie e adeguate politiche di informazione e formazione».

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