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Cronaca

Maxi controlli interforze: dieci stranieri espulsi, locali chiusi a Mestre

Operazione di polizia e carabinieri tra mercoledì e giovedì. Più di ottanta persone identificate. Serrande abbassate per due settimane per due attività commerciali

Dieci stranieri espulsi, due locali chiusi e droga sequestrata. È il bilancio di un’operazione interforze compiuta tra mercoledì e giovedì da polizia e carabinieri in centro storico e in terraferma. Un servizio di controllo concordato al Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica durante il quale sono state identificate oltre 80 persone: 29, di cui 7 stranieri (per i quali è scattata l’espulsione), dagli agenti del commissariato di Mestre, del reparto prevenzione crimine e del reparto mobile di Padova; due spacciatori, un tunisino e un albanese irregolari, dagli uomini del commissariato di Jesolo; 23 persone, di cui una irregolare, tra campo Santa Margherita e San Pantalon dai carabinieri della compagnia di Venezia; 26, di cui tre spacciatori tunisini irregolari tra Mestre e Marghera dai militari dell’Arma, supportati dai colleghi del Battaglione; infine, dai carabinieri di San Donà, un altro cittadino irregolare rintracciato a Meolo. Nella città del Piave un uomo di nazionalità albanese è stato denunciato perché trovato ubriaco alla guida e con un coltello in auto. 

Dieci espulsi e due locali chiusi

Nel complesso, otto stranieri giovedì mattina sono stati imbarcati su un aereo messo a disposizione dal Ministero dell’Interno per l’operazione e sono stati accompagnati al Cpr di Bari; altri due irregolari nel pomeriggio sono stati accompagnati al cpr di Torino. Il supporto dei cani antidroga, inoltre, ha permesso di scovare 54 grammi di marijuana, trovata in diverse dosi al parco Querini di Mestre. Per due attività commerciali è scattata la sospensione per due settimane: il «Play and win» di via Paruta a e il «Sonali Alimentari»di via Piave a Mestre. Due locali che le forze dell’ordine stavano tenendo d’occhio già dalla scorsa estate. «Entrambi – si legge in una nota – fungevano spesso da luogo di ritrovo di pregiudicati, tra i quali numerosi stranieri irregolari con precedenti per spaccio, rissa e reati contro il patrimonio». 

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