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Cronaca Jesolo / Via Bafile

Controlli sulle strade di Jesolo, ubriachi alla guida e taxi abusivi

Mercoledì gli agenti della polizia municipale hanno prima fermato un neo-patentato ubriaco alla guida, poi un tassista abusivo mentre trasportava un gruppo di ragazzi

La settimana di ferragosto, com'era prevedibile, si sta rivelando piuttosto impegnativa per gli agenti della polizia municipale di Jesolo, che nelle scorse ore sono dovuti intervenire in svariate occasioni lungo le strade e le piazze del Lido.

UBRIACO AL VOLANTE - Nella serata di mercoledì, a seguito di una segnalazione di incidente stradale, la polizia locale ha accertato che un cittadino di nazionalità albanese ma residente a Milano, di 22 anni, alla guida di un Suv Bmw X5 dopo aver creato panico tra i residenti e turisti, nell’accesso del 19esimo accesso al mare di via Bafile ha finito la sua corsa dopo aver urtato il civico di un’abitazione e il paletto che delimita l’accesso e l’arenile. Già alla vista degli agenti il giovane pareva ubriaco, ed infatti la successiva prova con l’etilometro ha accertato un valore pari 2,73 g/l nel sangue. Dai successivi accertamenti inoltre è emerso che il ragazzo stava circolando abusivamente nonostante gli fosse stata sospesa la patente dal prefetto di Milano ancora a maggio per la durata di otto mesi, sempre per guida in stato di ebbrezza. Per aver circolato con la patente sospesa la sanzione prevista è la revoca della patente di guida ed il sequestro del Suv per tre mesi più una sanzione amministrativa che varia da un minimo di duemila a un massimo di ottomila euro, mentre per la guida in stato di ebbrezza, per l’ipotesi più grave avendo accertato un tasso alcolico pari a 2,73 g/l, essendo un neo-patentato, avendo conseguito la patente da meno di tre anni, è il carcere fino a tre anni e un’ammenda per svariate migliaia di euro.

SENZA LICENZA - Inoltre, sempre nel corso della stessa serata, a seguito di una segnalazione di presunti tassisti abusivi, verso le 23.30 nella zona di piazza Mazzini è stata notata dagli agenti una monovolume Citroen C8 che si era fermata in via Vicenza e che aveva insospettito gli agenti. Seguito lo stesso veicolo in via Pindemonte, alle spalle dell’affollata piazza Mazzini, i vigili hanno notato che il conducente contattava un gruppo di ragazzi e subito poi li caricava sul suo mezzo. Una volta ripartita, la monovolume è stata fermata qualche centinaio di metri più avanti e gli agenti hanno accertato l’effettivo esercizio dell’attività di taxista senza avere i necessari permessi prescritti, avendone avuto conferma anche dagli stessi passeggeri sentiti a verbale. A questo punto al conducente è stata ritirata la patente di guida per la quale ora rischia una sospensione del titolo da un minimo di quattro mesi a un anno, oltre la sanzione amministrativa da 1.761 a 7.045 euro, nonché al sequestro del veicolo finalizzato alla confisca. In caso di recidiva nell’arco di due anni scatta anche la revoca della patente di guida.

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