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Cronaca

Trasporti pubblici: i controllori verificheranno capienza e mascherine. Anche in Actv

Lo ha deciso il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile Enrico Giovannini. I sindacati: «Servono risorse per assumere il personale che controlla. Nessuno pensi di far ricadere il compito sui conducenti. Le aggressioni rischiano di aumentare»

Torna il controllore sui mezzi pubblici e a terra. Ne ha parlato il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile Enrico Giovannini in un'intervista. In base a quanto si è appreso dovrà verificare, oltre al biglietto, anche la corretta applicazione delle misure anti-Covid, dalla capienza all'80% al distanziamento, fino all'utilizzo della mascherina. Ora i sindacati chiedono risorse per assumere i controllori. Lo rivendicano sul piano nazionale, ma è chiaro che trovando applicazione queste nuove indicazioni anche nel trasporto pubblico locale, viene coinvolta anche l'organizzazione dei mezzi sul territorio, come Actv.

Le proteste contro gli assembramenti, specie su alcune linee della navigazione che a certi orari viaggiano «come carri bestiame», non si fermano. Man a mano che le presenze turistiche aumentano in laguna, perfino le categorie di esercenti, commercianti e albergatori chiedono sia garantita la funzionalità dei servizi per non rischiare di mettere a disagio e allontantanare visitatori e potenziale clienti. In prima linea i cittadini, alle prese con ritardi, disagi e paura per il contagio.

Le trattative fra sindacati e azienda, dopo la bocciatura dell'ipotesi di accordo per l'integrativo del 10 e 11 agosto, sembrano non andare avanti. Complice il periodo vacanziero, sembra che tutti i nodi poi torneranno al pettine. Già con i prossimi eventi in città (la sfilata D&G, la Regata e la Mostra del Cinema) in tanti si chiedono se i trasporti riusciranno a reggere la potenziale onda d'urto della carica dei visitatori. Poi toccherà alla ripresa scolastica, ancora con tanti interrogativi da sciogliere. 

«Le linee guida per stilare i piani del trasporto pubblico locale siano oggetto di confronto con le parti sociali e sia estesa la partecipazione ai tavoli prefettizi anche al sindacato - commentano i segretari generali di Filt-Cgil, Stefano Malorgio, Fit-Cisl, Salvatore Pellecchia e Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi - Il ritorno del controllo sui mezzi porrà problemi di gestione non facili se non ci si confronta su come e con quale personale verrà svolta tale attività. Nessuno pensi che il controllo sui bus ricada sugli autisti, è opportuno che siano stanziate risorse aggiuntive per reperire il personale necessario a svolgere i compiti. Il rischio - avvisano Malorgio, Pellecchia e Tarlazzi - è quello di aggressioni al personale; temiamo una escalation di tensione non governabile».

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