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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Santa Maria di Sala / Via Tabina

Speedline, è arrivata la convocazione dal ministero

Per l'azienda di Tabina è stato fissato il secondo incontro venerdì 7 gennaio alle 14

Si attendeva da giorni. I lavoratori della Speedline di Tabina hanno trascorso le feste natalizie in presidio allo stabilimento di Santa Maria di Sala, aspettando la fatidica data della seconda convocazione del gruppo Ronal al ministero dello Sviluppo (Mise). E oggi è arrivata per venerdì. Sì perché è lì, al ministero, che il ceo del gruppo svizzero Oliver Brauner il 16 dicembre scorso ha deciso di sospendere momentaneamente la decisione, già ufficiale, di chiudere e trasferire la fabbrica di cerchioni in lega, che conta più 600 dipendenti, alla fine di questo nuovo anno. Al Mise a metà dicembre scorso Brauner ha parlato di un bilancio pesante, di 23 milioni di perdite solo nel 2021, accettando comunque un confronto con le istituzioni per trovare una soluzione che non passi attraverso la dismissione della fabbrica. Il 7 gennaio si apre perciò il confronto vero e proprio sui dati della Speedline. Nei giorni scorsi le parti sociali hanno messo all'opera i loro esperti per studiare la situazione ed elaborare proposte fattive di uscita dalla crisi. E in questo tempo che resta le istituzioni, dalla Città metropolitana alla Regione che hanno fatto quadrato attorno all'attività e ai dipendenti per conservare stabilimento e posti di lavoro, si confronteranno tra loro e con i sindacati e la politica per presentarsi all'incontro con alternative credibili da mostrare alla proprietà. L'obbiettivo è ottenere la revoca dell'atto di chiusura della Speedline. 

«Lunedì prossimo 10 gennaio riprenderà la produzione - scrive l'onorevole Nicola Pellicani - I lavoratori hanno presidiato l’azienda per tutto il periodo della fermata, iniziato lo scorso 19 dicembre, compresi i giorni di festa, in angoscia per il loro futuro. È necessario individuare subito soluzioni per la salvaguardia dei posti di lavoro e la difesa di una produzione strategica per il Veneto. Speedline è un’azienda metalmeccanica della filiera dell’automotive, che produce cerchi in lega per i principali marchi internazionali del settore, quali Ferrari, Lamborghini, Maserati, Porsche, Audi e molti altri. Una fabbrica storica che rappresenta un’eccellenza dell’industria veneziana. Tutte le istituzioni del territorio, le forze politiche e sociali a partire dalle organizzazioni sindacali, sono impegnate per salvare l’azienda e l’occupazione. La legge di bilancio 2022, recentemente approvata dal Parlamento, contiene norme stringenti per cercare di fermare la delocalizzazione selvaggia, ma non sufficienti a impedire a imprenditori senza scrupoli di chiudere un’azienda sana, con l’obiettivo di spostare la produzione dove la manodopera costa meno, anche a scapito dell’elevata professionalità, come nel caso Speedline. L’automotive si appresta ad affrontare la transizione dall’endotermico ai motori elettrici. Ma troppe imprese utilizzano questo obiettivo come pretesto per fare speculazione sulla pelle dei lavoratori. È perciò necessario un impegno deciso da parte del governo per fronteggiare la sfida che abbiamo di fronte, con politiche industriali adeguate per un comparto strategico che occupa migliaia di lavoratori».
 

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