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Cronaca

'Piangiamo Valeria come una figlia' Cordoglio degli islamici di Venezia

I rappresentanti delle comunità musulmane lagunari si uniscono al dolore della famiglia: "Uniti per combattere il terrorismo, non lasciamoci intimorire"

Dolore e cordoglio per una giovane innocente, vittima dell'odio e del terrorismo. Anche le comunità islamiche di Venezia si uniscono ai tanti che in questi giorni piangono la perdita di Valeria Solesin, studentessa uccisa negli attacchi terroristici di venerdì scorso a Parigi: "Siamo in lutto per quello che è accaduto a questa famiglia veneziana - spiega Amin Al Hadab, presidente dell'associazione - Siamo tristi per la morte di Valeria, che è come fosse una nostra figlia. Una giovane innocente uccisa da terroristi, così come ogni giorno vengono uccisi tanti giovani in Iraq e Siria sotto i bombardamenti aerei. Ma la prima cosa che vogliamo fare è portare le nostre condoglianze ai genitori di questa ragazza. Il loro dolore è il nostro dolore".

All'Adnkronos il presidente degli islamici di Venezia sottolinea che "Noi siamo le prime vittime di questi atti terroristici, perchè c'è chi per demagogia e razzismo, accomuna tutti i musulmani. Ma non è così, noi siamo i primi a contrapporci ai terroristi, che non hanno nulla a che vedere con l'Islam, con la religione e con il nostro modo di pensare". "Per combattere il terrirismo - continua - è necessario un tavolo comune, una unità di intenti, un fronte unico, e soprattutto non cadere nel tranello e vivere nel terrore. Dobbiamo reagire e andare avanti senza paura, segnalando le situazioni sospette e facendo di tutto per isolare i fondamentalisti".

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