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Giovedì, 25 Aprile 2024

Corse clandestine ed esibizioni con scooter "truccati": organizzatori nei guai | VIDEO

L'indagine dei carabinieri è iniziata a settembre: un residente di Riese Pio X aveva segnalato corse sfrenate di ragazzini in motorino nella zona industriale. Partecipavano da tutto il Veneto

Organizzavano nella zona industriale di Riese Pio X (Treviso), attraverso i social, raduni di giovanissimi appassionati di motori che partecipavano ad esibizioni spericolate e vere e poprie gare clandestine di scooter "truccati": erano decine i ragazzini, quasi tutti minorenni, che vi partecipavano e venivano appositamente anche dalle province di Padova, Vicenza e Venezia. A scoprire queste iniziative sono stati i carabinieri di Castelfranco Veneto, che hanno denunciato alla Procura per i minori di Vicenza un 14enne ed un 15enne, veri e propri promotori e organizzatori di gare di velocità con ciclomotori, senza autorizzazione e con conseguente violazione del codice della strada.

Le indagini sono state avviate dopo un intervento operato lo scorso mese di settembre dai carabinieri nella zona industriale di Riese Pio X. Era una domenica pomeriggio e un cittadino aveva segnalato al 112 che numerosi giovani piloti di motocicli e ciclomotori erano intenti a gareggiare tra loro. Quando i militari sono intervenuti sul posto sono stati trovati una trentina di giovani con ciclomotori (per lo più scooter) alcuni dei quali si sono dileguati all'arrivo delle "gazzelle". Identificati nell'occasione una decina di ragazzi, in prevalenza poco più che maggiorenni, originari delle province di Treviso, Vicenza, Venezia e Padova (alcuni con prototipi sprovvisti di targa e assicurazione ed altri a bordo di motocicli regolarmente targati). I giovani, messi alle strette dai militari, hanno riferito di essere arrivati in loco per un raduno di scooter reclamizzato via social.

Le indagini e le analisi dei social

Gli accertamenti dei carabinieri hanno permesso di risalire ad alcuni profili WhatsApp, che documentavano e pubblicizzavano le corse clandestine con tanto di locandina e video delle competizioni illegali avvenute in precedenza. I filmati immortalavano chiaramente gare in velocità sui lunghi “rettilinei” della zona industriale del comune trevigiano, con tre o quattro “piloti” ai nastri di partenza, intervallate da singole esibizioni di giovanissimi motociclisti che effettuavano “impennate” e “sgommate” davanti ai numerosi coetanei assiepati a bordo strada, spettatori appassionati delle rischiosissime e sconsiderate manovre.

Analizzando i profili social e le utenze telefoniche connesse all’evento, i militari dell’Arma sono riusciti a risalire ai due presunti organizzatori dello stesso: un 15enne che avrebbe promosso altri tre raduni, ed un 14enne, amministratore di un altro gruppo attivo sui social. In questo modo i carabinieri sono riusciti ad impedire lo svolgimento di un’ulteriore gara in programma per domenica scorsa. I profili social dove si pubblicizzavano le gare fuorilegge sono stati opportunamente chiusi a cura degli stessi giovanissimi indagati che, una volta identificati, hanno spontaneamente collaborato con gli inquirenti.

Articolo originale su TrevisoToday.it

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