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Cronaca Carpenedo

Partiti i corsi di cucina veg negli agriturismi: "Per stare al passo con i tempi"

Martedì la prima giornata di formazione a Mestre, gli appuntamenti sono organizzati da Coldiretti: "Per far fronte alla maggior consapevolezza degli utenti nell'alimentazione"

Un approccio quasi "necessario" per far fronte ad una richiesta sempre più pressante da parte degli ospiti di consumare menu’ privi di carne. Del resto i numeri parlano chiaro: secondo una recente elaborazione Coldiretti su dati Eurispes il 7,1% degli italiani si dichiara vegetariano, mentre la percentuale di vegani, che nel 2015 era dell’1%, sembra in sostanziale aumento rispetto all’anno precedente. Così, anche se gli agriturismo rimangono un baluardo della cucina tradizionale, è necessario essere al passo con i tempi e saper affrontare uno stile alimentare diverso. Non si tratta quindi di una conversione degli operatori agrituristici alla cucina vegana, bensì di un approccio conoscitivo più approfondito: d'altra parte l’agricoltura italiana può offrire grandi opportunità di scelta grazie alla biodiversità e ai primati conquistati nella qualità.

Come conciliare la cucina tradizionale offrendo un menu’ vegetariano o vegano? Ecco che Terranostra Venezia, l’associazione di Coldiretti che coordina le aziende agrituristiche, ha organizzato un corso di 5 giornate con spunti e approfondimenti per dare una formazione agli operatori che si trovano quotidianamente alle prese con richieste di cucina “Veg”. Martedì la prima lezione nell’agriturismo La Cascina di via Berna a Mestre, con il giornalista enogastronomo Gianpiero Rorato che facendo una panoramica dei prodotti tipici e tradizionali è riuscito a proporre in chiave veg la tradizionale ricetta dei “Radici e fasioi” (con la sostituzione del lardo con olio di oliva) o la nostra minestra “Risi e bisi” privata della pancetta. La lezione è poi continuata con l’elaborazione pratica di piatti a base di verdure di stagione con la maestria del veganchef Alberto Berto.

Durante i prossimi appuntamenti sono in programma approfondimenti sulla coltivazione biologica con suggerimenti pratici di cucina senza glutine ad opera della naturopata Silvia Capellazzo e un indirizzo sull’ apporto dietetico nutrizionale con la professionalità di Marina Etonti, dietista specializzata. “Cerchiamo di preparare le aziende agrituristiche ad un approccio positivo verso queste nuove tendenze alimentari - afferma il presidente di Terranostra Venezia, Diego Scaramuzza - affinchè la ristorazione in agriturismo continui a mantenere quegli elementi caratterizzanti della cultura del territorio ma allo stesso tempo sia aperta alle novità facendo tesoro dell’alta qualità produttiva”.

Il corso darà cosi importanti suggerimenti utili a fronteggiare questo deciso orientamento del consumatore che è proiettato verso la qualità: lo testimonia l’aumento del 20% dell’acquisto di prodotti alimentari biologici e senza l’utilizzo della chimica, oltre al boom dei consumatori che chiedono la garanzia “Ogm free”. Nel 2015 oltre 15 milioni di italiani hanno cercato prodotti a chilometri zero nei mercati degli agricoltori, non solo per scelte guidate dal prezzo ma anche per la ricerca di salubrità e naturalità dei prodotti, prestando un attenzione particolare al benessere, alla forma fisica e alla salute.

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