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Cronaca San Marco

Corte d'appello ancora in carenza di organico: «Venezia è una sede scomoda, servono incentivi»

Le novità in vista dell'inaugurazione dell'anno giudiziario. Il deficit del 33% del personale rallenta i processi. Tra i reati aumentano quelli informatici, calano quelli predatori

La giustizia veneta continua a andare a rilento a causa della carenza di organico: gli uffici della Corte d'appello, come ha spiegato oggi il presidente Carlo Citterio, registrano una scopertura del 33% che salirà ulteriormente nei prossimi mesi. Il problema è che la città non è considerata una meta attraente da magistrati e funzionari: «I concorsi finalmente ci sono - ha chiarito Citterio - ma chi li vince non sceglie Venezia come sede perché scomoda, difficile e costosa. Per questo - ha aggiunto - abbiamo proposto al ministero di offrire un incentivo economico ai candidati che optino per la sede veneziana, un'indennità che possa compensare una situazione di disagio concreto».

«Mancano figure essenziali - dice Citterio - siamo senza dirigente amministrativo, manca il 51% dei funzionari giudiziari, il 35% degli assistenti e oltre il 55% degli ausiliari». Figure senza le quali «la giurisdizione non va avanti». Per quanto riguarda i magistrati, «in Corte abbiamo 9 figure vacanti, che presto diventeranno dieci». Situazione complessa anche al tribunale, dove su 5 posti vacanti di giudice ne verranno coperti solo tre. La ministra Cartabia ha visto con i propri occhi le difficoltà della giustizia veneziana durante la sua visita a settembre: «Il ministero sta cercando gli strumenti per rispondere alle nostre peculiarità - ha spiegato Citterio - Venezia è una realtà diversa da tutte le altre, basti pensare che di recente il nostro unico motoscafista è andato in pensione e questo blocca i trasferimenti dei fascicoli fra le sedi dei tribunali. Ci hanno mandato, per ora, un sostituto della polizia penitenziaria». Il deficit si traduce in procedimenti lenti: sono 1777 quelli andati in prescrizione in Appello nel 2021, il 37% del totale.

Nel frattempo il ministero ha dato un importante segnale stanziando tutti i finanziamenti per il completamento della cittadella della giustizia di piazzale Roma: nel secondo lotto, che dovrebbe essere concluso nel 2024, saranno trasferiti gli uffici del tribunale civile di Rialto, mentre il terzo lotto sarà pronto nel 2027. A quel punto il problema della scomodità di Venezia dovrebbe essere risolto, almeno in buona parte.

Nonostante la cronica mancanza di personale, nell'ultimo anno la Corte è scesa da 13.575 giudizi penali pendenti a 12.277, mentre in sede civile da 9.785 a 7.618. Il settore civile si muove più rapidamente perché, rispetto al penale, è maggiormente digitalizzato, il che permette al personale di lavorare anche da remoto e compensare parzialmente le assenze collegate alla pandemia.

I reati

Il numero dei reati trattati nel 2021 è in leggero calo rispetto all'anno precedente, con una rilevante variazione rispetto al tipo di crimini. Il procuratore generale di Venezia, Federico Prato, ha notato in particolare l'aumento dei reati di pedopornografia via internet, fenomeno che probabilmente è emerso in modo più consistente grazie a un affinamento delle tecniche investigative e al potenziamento della polizia postale. Tra le novità anche la crescita del fenomeno dell'hackeraggio, in contrasto con il calo dei reati predatori (furti e rapine).

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