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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Destino del Casinò appeso a una manciata di voti: "Pronti allo sciopero"

Oggi discussione a Ca' Loredan della delibera sullo scorporo in due società della casa da gioco. Sindacati uniti: "Se passa così com'è tra il 25 aprile e il 1 maggio incrociamo le braccia"

Continua il braccio di ferro tra lavoratori del Casinò e Comune per quanto riguarda la privatizzazione della casa da gioco. Oggi sarà un giorno cruciale per la vertenza, poiché in Consiglio si discuterà la delibera, già approvata in Giunta e Commissione, che porterà allo scorporo in due società della gestione del Casinò.

 

Da una parte nascerà la Cmv, Casinò Municipale di Venezia, che controllerà le proprietà di immobili, tavoli verdi, arredi e slot machine, sotto cui passerà anche il personale, dall'altra il marchio e tutto il resto. La parte più "redditizia". Un'eventualità avversata dai lavoratori, che giudicano questo passaggio il primo passo verso la cessione della gestione della casa da gioco a privati.

 

Oggi alle 12 i dipendenti partiranno in corteo dal Ponte di Calatrava per raggiungere Ca' Loredan, dove si preannuncia una seduta del Consiglio "infuocata". Dovrebbero essere presentati emendamenti sia da esponenti della maggioranza, sia dell'opposizione, che andranno nella direzione di aumentare le tutele per i lavoratori. Dal loro punto di vista, infatti, nella delibera in discussione non se ne troverebbe traccia.

Alle 15 l'inizio della discussione. Poi una nuova puntata della "saga" del Casinò si concluderà con vincitori e sconfitti. I sindacati uniti minacciano che se la deliberà passerà così com'è potrebbero scioperare nella settimana tra il 25 aprile e il 1 maggio, dando una spallata non indifferente ai bilanci già boccheggianti del Casinò. Nel caso in cui passassero alcuni emendamenti giudicati "positivi", si aprirà il dialogo. "Noi abbiamo sempre chiesto un confronto - afferma Francesco Francalli, dello Snalc - la loro strategia del muro contro muro non ha pagato finora. Mi auguro che prevalga il buon senso".

Il sindaco Orsoni in merito era stato molto chiaro: "Questo è un riassetto che ha l'obiettivo di rinforzare la gestione del Casinò e consentirne la continuità aziendale, altrimenti a rischio - ha spiegato - Un'operazione che deve essere letta anche e soprattutto nell'interesse dei lavoratori".

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