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Cronaca

Sindacati uniti in corteo contro i tagli al trasporto pubblico locale

Manifestazione stamattina in centro storico, poi incontro dei rappresentanti della protesta con il presidente del Consiglio regionale

Più risorse, almeno 23 milioni di euro per il 2013, e un piano di riordino ed efficientamento del servizio entro fine maggio, per evitare il tracollo del trasporto pubblico locale. I sindacati di categoria di Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Cisal, Fast e Orsa hanno riassunto così, al presidente del Consiglio regionale Clodovaldo Ruffato e ai consiglieri della commissione Trasporti, le preoccupazioni e le richieste dell'intero comparto del trasporto locale a un mese dall'approvazione del bilancio regionale 2013.

L'incontro a palazzo Ferro-Fini ha concluso la manifestazione di protesta per le calli veneziane dei delegati sindacali delle aziende del trasporto pubblico regionale scesi in corteo per difendere posti di lavoro e continuità del servizio di bus, vaporetti e treni. "Siamo sconcertati per la scelta operata in Veneto di non finanziare con risorse proprie i contratti di servizi per il trasporto pubblico locale e di fare affidamento solo sui 406 milioni di euro del riparto del fondo unico nazionale - ha spiegato Ilario Simonaggio, segretario regionale Filt Cgil - Le risorse nazionali non sono sufficienti per garantire i servizi in essere: mancano 7 milioni di euro per il contratto di servizio con Trenitalia, circa 8 milioni di euro per il trasporto pubblico su gomma e su acqua e altri 8 milioni di euro per dare avvio agli orari cadenzati dei treni, che i pendolari veneti attendono ormai da 23 anni".

Inoltre - ha paventato Simonaggio - il Veneto rischia di perdere il treno del riparto del 40 per cento del fondo nazionale che sarà suddiviso in quota variabile tra le regioni 'virtuose' che avranno presentato entro il prossimo 31 maggio il piano di riordino e di efficientamento dei servizi locali. "Siamo ancora in attesa dall'assessore Renato Chisso della relazione sui costi standard del trasporto pubblico regionale in Veneto e di una proposta di piano di riordino - hanno ricordato i rappresentanti delle altre sigle sindacali - che superi la frammentazione attuale del servizio in oltre 40 aziende".

"Sinora il conto l'hanno pagato i lavoratori del trasporto pubblico e i pendolari - ha aggiunto Claudio Capozucca della Fit Cisl - In assenza di coordinate politiche e di scelte concrete non resta che il taglio dei servizi e l'emergenza sociale". Il problema è all'attenzione del Consiglio regionale, anzi ai primi posti di priorità, hanno assicurato ai delegati sindacali il presidente del Consiglio Ruffato e il vicepresidente della commissione trasporti Bruno Pigozzo (Pd).

"Domani la commissione Trasporti incontrerà l'assessore Chisso per discutere il dossier sui costi standard e servizi minimi del trasporto pubblico - ha puntualizzato Pigozzo - e sarà nostro impegno far sì che il Veneto rispetti la scadenza del 31 maggio per non perdere l'opportunità di accedere al riparto del 40 per cento del fondo nazionale trasporti riservato alle regioni più virtuose". Per Pigozzo, inoltre, sarà possibile destinare ai servizi di trasporto pubblico ulteriori risorse del bilancio regionale con la manovra di assestamento d'autunno, recuperando fondi non spesi in altri settori. (Ansa)

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