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Cronaca Burano

Protezione civile, a Venezia un campus di 4 giorni sul soccorso alle fasce più deboli

Si terrà da venerdì a domenica il progetto internazionale CP4All: una sperimentazione che vedrà impegnati 25 giovani volontari provenienti da differenti paesi d'Europa

Preparare operatori di Protezione civile, capaci di gestire l’emergenza con le fasce più deboli, in particolare i bambini. È questo l’obiettivo del progetto europeo CP4ALL, che vede protagonista Venezia da venerd a lunedì prossimo. Si tiene infatti nella città lagunare, precisamente a Burano, nel Centro Scout di Mazzorbetto, e nell’isola della Certosa, la prima sperimentazione didattica di CP4ALL, che conta la partecipazione di circa 25 allievi provenienti da più Paesi europei e un nutrito gruppo di formatori esperti selezionati dal Centro Regionale di Studio e Formazione per la Previsione e la Prevenzione in Materia di Protezione civile. L’iniziativa vede la partecipazione, oltre che della Regione del Veneto, anche del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, della Croce Rossa Italiana, di Agesci, di Psicologi per i Popoli e di Save The Children. 
 
Una quattro giorni di formazione full-time, dove gli allievi selezionati dalle varie commissioni nazionali dei vari Paesi europei partecipanti al progetto, dovranno dimostrare attitudine a prendersi cura delle persone, possedere un’esperienza operativa di almeno 2/3 anni con interventi in situazioni reali di emergenza, avere ottime capacità comunicative e conoscenza della lingua inglese, essere capaci di intrattenere i bambini attraverso giochi e momenti ludici. In contemporanea all’attività formativa, all’isola di Mazzorbetto è in programma un “Campo avventura di Protezione civile” che coinvolge più di trenta ragazzi provenienti da tutta la Regione del Veneto, e funge anche da laboratorio esperienziale per i volontari che interverranno.

Il Comune di Venezia, per il tramite del sindaco, Luigi Brugnaro, ha concesso il patrocinio all’iniziativa. L’assessore regionale alla Protezione Civile Gianpaolo Bottacin, che è il presidente del Centro, esprime soddisfazione per l’organizzazione di questa importante iniziativa europea. "Sono certo - ha specificato - che il Centro Regionale svolgerà al meglio l’attività prevista per la preparazione dei volontari, provenienti pure dagli altri stati europei, per intervenire anche oltre i confini nazionali, ponendo particolare attenzione al soccorso delle fasce più deboli".

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