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Cronaca

Primo trimestre 2016, in aumento la produzione delle imprese veneziane: +2,3%

Dati confortanti quelli della Camera di Commercio, specialmente per le aziende con più di dieci dipendenti, più caotica, invece, la situazione per le micro imprese

Il 2016 si è aperto in maniera positiva per le imprese del settore manifatturiero dell’area Delta Lagunare, con un aumento della produzione dello +2,3% nella provincia di Venezia. Lo confermano i dati dell’indagine VenetoCongiuntura, analizzati dal Servizio Studi e Statistica della Camera di Commercio Venezia Rovigo Delta Lagunare alla fine del primo trimestre 2016 e le aspettative degli imprenditori anche per il II trimestre 2016.

Dall’indagine emergono segnali incoraggianti per produzione, fatturato e ordini interni soprattutto dalle imprese con più di 10 addetti. Le microimprese evidenziano, invece, un andamento negativo per quasi tutti gli indicatori, ad eccezione del dato relativo agli ordinativi provenienti dall’estero, che segna una reazione positiva, con u  +15% per le imprese del Polesine.

"I dati dell’indagine sono confortanti, confermano le speranze attese lo scorso anno e danno una ventata di ottimismo alle imprese manifatturiere del territorio Delta Lagunare - commenta Giuseppe Fedalto, presidente CCIAA Delta Lagunare - Per la crescita sempre più solida e soprattutto sempre più omogenea dell’area delta lagunare è fondamentale lavorare affinché questi segnali positivi abbiano delle ricadute anche sulla situazione occupazionale e sullo sviluppo di nuove opportunità per i nostri giovani".

PROVINCIA DI VENEZIA - La produzione industriale ha registrato un incremento del 2,3% su base annua (congiunturale +3,4%) trainato dalla crescita nelle imprese con 10-49 addetti (+5,6%) e nelle imprese con 50 addetti e più( +1,2%), che hanno compensato la contrazione nelle micro imprese (-4%). Il fatturato totale segna un aumento a livello tendenziale del +3%, grazie al contributo delle imprese di piccole e medie dimensioni, rispettivamente in crescita del 6,2% e del 2,0% annuo. Più critica la dinamica tra le micro imprese, che registra una diminuzione del 2,5%. Anche a livello congiunturale, si annota un incremento del 2,8% del volume delle vendite.

Relativamente agli ordinativi provenienti dal mercato interno si osserva un aumento del 3% rispetto all’anno scorso, cui contribuiscono in maniera più rilevante le imprese con 10 addetti e più. Dinamica opposta per gli ordinativi provenienti dal mercato esterno che, pur registrando una variazione congiunturale molto positiva (+10,4%) segnano una flessione tendenziale complessiva dell’1,3%, con diminuzioni di circa il 3% per le micro e macro imprese, solo parzialmente compensati dalla crescita della domanda proveniente da oltre confine registrata nelle imprese con 10-49 addetti (+3,1%).

ASPETTATIVE - Per quanto riguarda il secondo trimestre 2016, pur rimanendo alta la quota degli imprenditori che prevede una stazionarietà, il loro peso percentuale è in notevole diminuzione rispetto al trimestre precedente (soprattutto per quanto riguarda la produzione e gli ordini) e i saldi tra giudizi positivi e negativi sono di segno positivo per tutti gli indicatori, in particolare per il fatturato lo scostamento è di +25,6 punti percentuali, per la produzione di +17,1%. Sul fronte dell’occupazione l’81,1% degli imprenditori prevede una stazionarietà, con un saldo positivo di 6,3 punti percentuali.

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