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Cronaca campo San Maurizio

Criminalità: «Contro l'usura gli imprenditori devono capire che denunciare conviene»

La visita del sottosegretario all'Interno Luigi Gaetti, mercoledì, e le semplificazioni all'accesso al fondo di solidarietà. Venezia la città con più richieste in Veneto

Racket e usura. Venezia la città con più alto numero di denunce in Veneto. La criminalità organizzata ha messo radici nei nostri territori, lo hanno dimostrato i fatti di Eraclea. Comune che, spiega il prefetto Vittorio Zappalorto, «è sotto esame per l'eventuale commissariamento». Ma le denunce dei capi d'impresa, secondo i dati diffusi da Lavinia Monti del ministero dell'Economia, anziché aumentare sono diminuite nel tempo, in particolare quelle contro l'usura. Probabilmente, come spiegato dal prefetto «quando le organizzazioni prendono piede si può verificare addirittura un certo assoggettamento psicologico, per cui la società civile non comprende e non reagisce subito». Di mafia si è parlato in occasione della visita del sottogretario di Stato all'Interno Luigi Gaetti a Venezia, mercoledì.

Finanziamenti e aiuti

Nella regione la presenza di piccole e medie imprese in salute costituisce una potenziale attrattiva per la criminalità mafiosa, principalmente interessata a riciclare e reinvestire capitali illeciti. Nell'ultimo decreto sicurezza, ha sottolineato Gaetti, c'è stato un aumento dei tempi per la denuncia. «Questo consente di accedere ai fondi per le vittime antiusura e antiracket, 100 milioni di euro all'anno. Il cittadino deve capire che se denuncia sarà aiutato nella sua attività imprenditoriale. Lo scoglio principale alle denunce è la paura, occorre far capire che con la denuncia le istituzioni sono perfettamente in grado di risolvere il problema e di incriminare chi delinque. Stiamo lavorando, coinvolgendo le associazioni, per fare in modo che le vittime possano essere assistite da un referente, un tutor, in analogia a quanto disposto dalla legge per i testimoni di giustizia. Vogliamo fornirgli tutte le indicazioni per poter accedere anche a ulteriori fondi e finanziamenti». Non si tratta di aiuti di Stato, spiega Monti. I fondi arrivano agli imprenditori attraverso dei confidi e le banche come intermediarie. Circa 500 le denunce per estorsione in Veneto nel 2018, 5 nel Veneziano. I 15 confidi concessi hanno generato il 500 per cento di quanto erogato. I Confidi in Veneto nel 2017 hanno raggiunto una cifra pari a 2 milioni e 400 mila euro, ma sono ancora poche le richieste del fondo a rotazione e comunque ricevono parere positivo solo di fronte a una comprovata condizione di salute dell'impresa che ne fa richiesta.

Allarme sociale

Le organizzazioni criminali, attraverso reti di usurai, si presentano come interlocutori degli imprenditori. In tal modo spesso conseguono, oltre alla finalità del riciclaggio dei proventi di operazioni illecite, anche la “cannibalizzazione” delle aziende colpite. Il condizionamento della libertà imprenditoriale è esercitato con strumenti criminali tradizionali, quali l’estorsione e l’usura, e continua a incidere pesantemente sulle dinamiche economiche, anche di interi settori produttivi. Sta emergendo un modus operandi diverso, i cui effetti sono quelli di una maggiore difficoltà di individuazione e di una minore percezione in termini di allarme sociale.

Il decreto sicurezza

L’obiettivo per lo Stato è quello di creare le condizioni che spingano sempre più cittadini alla denuncia, garantendo l’incolumità e la conservazione dei diritti dei denuncianti. «Mi sono reso personalmente promotore di alcune importanti nuove disposizioni - dice Gaetti - poi recepite nel cosiddetto “Decreto Sicurezza”, che ha modificato la legge del 1999. Ad esempio le vittime possono presentare la domanda per avvalersi dei benefici del Fondo di solidarietà fino a 24 mesi dalla data della denuncia, mentre prima il termine era solo di 120 giorni. La legge di Bilancio 2019 ha previsto un incremento di 10 milioni di euro per gli anni 2019, 2020 e 2021 del Fondo di rotazione di solidarietà per le vittime dell’estorsione e dell’usura. Inoltre la vittima di usura, per il rilancio dell’attività economica, può chiedere di accedere a un mutuo senza interessi, della durata di 10 anni, con somme a valere sul Fondo di rotazione di solidarietà».

Trasparenza

«Nel Decreto Sicurezza ho proposto che le associazioni e organizzazioni impegnate sul fronte dell’assistenza e solidarietà debbano essere in regola con la documentazione antimafia, al fine di garantire la massima trasparenza circa la loro composizione e il loro operato. Occorre continuare a lavorare congiuntamente, istituzioni e associazioni, affinché la scelta di denunciare sia sempre più apprezzata socialmente, anche in quei territori in cui le fragilità e la solitudine sono più marcate e la denuncia, intesa come scelta civica, espone il denunciante a un pericoloso isolamento».

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